Piuttosto curiosi gli animali strani che nella preistoria avevano occhi con molte lenti. Queste specie animali sono state individuate grazie ad una ricerca portata avanti dal South Australian Museum di Adelaide, che ha studiato dei fossili ritrovati nell’Australia meridionale e conservati in buone condizioni. Si tratta di piccoli animali, che possiamo rapportare alla specie dei vermi corazzati e che erano caratterizzati da occhi composti da più di 3.000 lenti. Ma come mai questi essere viventi avevano una vista così efficace? Qual era l’obiettivo in termini di evoluzione?
Gli studiosi sono riusciti a dare una spiegazione precisa del fenomeno, come hanno fatto riguardo agli uccelli dalla supervista, anch’essi annoverabili fra gli animali strani. La complessità della vista era determinata dalla necessità di sfuggire ai predatori e dal bisogno di riuscire nella caccia e di trovare un riparo. Per una volta non possiamo dire che in tema di biodiversità l’estinzione sia stata più veloce dell’evoluzione.
Una grande risorsa, quella della biodiversità, la cui distruzione può mettere a rischio anche la salute dell’uomo. Gli animali dalla vista acuta avrebbero costituito il punto di partenza per lo sviluppo diffuso di nuove specie, fenomeno risalente a circa 540 milioni di anni fa.