[galleria id=”513″]Il Governo spagnolo ha realizzato un nuovo piano delle energie rinnovabili. Sono previsti impianti capaci di portare la potenza installabile sul territorio a 8.000 MW: 5.500MW per l’eolico e 2.300 MW per il fotovoltaico. Di questi 8.000 MW, 850 verranno installati nel corso del prossimo anno.
Questo piano incentivante prevede la concessione per 25 anni degli impianti e uno sconto del 20% per i rimanenti anni di vita. La news porta una ventata di ottimismo in un momento come questo, dove instabilità e incertezze regnano sovrane. Il settore ha rischiato il tracollo degli investimenti a causa dei quantitativi spropositati di impianti installati grazie alle misure incentivanti con il rischio di creare speculazione nel settore.
Anche l’Italia dovrebbe prendere esempio dalla Spagna. Siamo in attesa di sapere quali saranno le decisioni future nel campo delle energie rinnovabili. Intanto Stefano Saglia, sottosegretario allo Sviluppo Economico con delega alle rinnovabili, pochi giorni fa ha esposto le posizioni in merito al fotovoltaico e nucleare.
Vedremo nascere alla fine dell’anno un decreto sugli incentivi alle energie rinnovabili per “non penalizzare un settore che sta dando buoni risultati in termini di innovazione e occupazione”. Inoltre, il ministro dello Sviluppo Economico Claudio Scajola fa sapere che è quasi pronta la futura mappatura delle centrali nucleari italiane, con annuncio ufficiale nella primavera 2010. Con grandi vantaggi per il territorio. O almeno, così dice il Governo. Voi cosa ne pensate?
Immagini tratte da:
eco-domus.it
accettabilitasociale.com
Il 20% dell’energia spagnola è prodotta con il nucleare la Germania il 32%. Quindi possono permettersi di produrre energia eolica a più alti costi. Poi c’è un’altra ragione che puoi trovare sulla mappa dei venti d’Europa http://www.sustainableenergyworld.eu/wp-content/uploads/2009/03/wind_map_of_western_europe.gif
o per i marini http://www.pib.gr/usrimage/wind%20resources%20europe.jpg
La velocità del vento deve essere posta al cubo per determinare la potenza prodotta ovvero i 3 m/sec di Milano o Bologna (fuori città) danno 30 w/mq; i 4.5 delle coste occidentali sarde o siciliane danno 100 w/mq; i 6 m/sec della Danimarca, Germania o Olanda danno 250 w/mq; i 7 del nord Danimarca o gli 8 scozzesi danno rispettivamente 400 w/mq e 600 w/mq. Siamo il paese con il clima più gradevole e meno ventilato d’Europa; togliamoci dalla testa l’eolico italiano. Anche perché i costi d’impianto (se non sono zone sismiche o impervie o montuose come spesso succede il Italia) sono identici. Il costo per Kwh dipende dal rendimento; per l’Italia diventa quindi più del doppio rispetto i paesi più ventilati.