Fondale marino, fuoriescono flussi caldi. Scienziati avvertono: possibili terremoti in arrivo

La presenza di alcuni pennacchi emessi dal fondale marino potrebbe essere un campanello d’allarme per i terremoti. La ricerca

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Oceano (Foto da Pixabay) – Ecoo.it

Uno degli elementi più terrificanti dei terremoti, eventi naturali catastrofici, è la loro imprevedibilità al millimetro. Nonostante le ricerche geologiche e le tecnologie più avanzate. Le sale sismiche di tutto il mondo vengono monitorate 24 h. Nonostante ciò quando il terremoto arriva è spesso un evento inatteso. Dunque riuscire a prevedere i terremoti con maggior precisione non solo sarebbe un avanzamento notevole nella ricerca geologica, ma potrebbe anche salvare numerose vite umane.

Purtroppo molte aree del mondo, comprese alcune zone della nostra penisola, sono particolarmente sismiche, ed allo stesso tempo le infrastrutture non sono adeguate a prevenire crolli e devastazioni. Dunque qualunque passo avanti può essere utile. Come la scoperta di una correlazione molto probabile tra la fuoriuscita di alcuni pennachi di acqua calda dal fondale marino e un probabile prossimo sisma nell’area. Tra i più terribili eventi catastrofici naturali ci sono gli tsunami, che provengono da terremoti sul fondale oceanico.

Terremoti, come sono correlati con le fuoriuscite di acqua calda

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Terremoto (Foto da Pixabay) – Ecoo.it

la scoperta è stata fatta da un team di ricerca statunitense guidato da scienziati dell’Università di Washington, che hanno collaborato a con i colleghi della Woods Hole Oceanographic Institution, della Western Washington University di Bellingham, dell’Università Statale dell’Oregon e di altri istituti. I ricercatori sono stati coordinati coordinati dal professor Brendan Philip. A circa 80 chilometri dalla costa atlantica statunitense, sul fondale marino, sono state trovate fuoriuscite di fluido dalla profondità della crosta terrestre. Questo fluido, analizzato, è risultato essere più caldo di almeno 9 gradi rispetto al resto dell’acqua. Inoltre, la composizione chimica è piuttosto dissmile dall’acqua circostante. Esso contiene quantità elevatissime di boro e litio, mentre c’è scarsità di potassio, cloruro e magnesio. Qual è la correlazione con i terremoti.

Cosa può significare per la ricerca sismica

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Oceano (Foto da Pixabay) – Ecoo.it

La fuoriuscita di questo fluido dalle prodondità può rappresentare una minaccia. Le placche sul fondo oceanico, se trovano attrito rischiano di entrare in collisione e provocare terremoti. Ed il lubrificante è fondamentale per evitare l’urto. La fuoriuscita del lubrificante utile potrebbe far presagire un sisma di magnitudo 9, di calibro piuttosto elevato e catastrofico.