Ecobonus 2023: i dettagli per le case private

Un nuovo tocco di vernice all’Ecobonus, la misura pensata dal governo Conte per efficientare edifici e abitazioni. Tutti i dettagli.

Ecobonus
Banconote (Foto da Canva) – Ecoo.it

L’esecutivo di Giorgia Meloni propone un Ecobonus che definisce “sociale”, mirato a sostenere i costi dei lavori di ristrutturazione per tutta quella fascia con un reddito basso, prima esclusa dalla misura.

Il finanziamento messo a disposizione dal MASE è di quattro miliardi di euro, soldi che fanno parte del fondo REPowerEU, che ha in totale una disponibilità pari a 19.255,75 milioni di euro. La nuova misura si affianca al piano di revisione del PNRR presentata dal ministro degli Affari Europei Raffaele Fitto.

Ecobonus 2023: come funziona per le case private

I miliardi previsti dal Governo per finanziare la misura saranno quindi quattro, come anticipato: due per il 2024 e altrettanti due per il 2025. In passato gli interventi erano previsti a prescindere dalla fascia di reddito dei proprietari, ora l’incentivo è destinato esclusivamente alle famiglie a rischio povertà energetica e ai giovani.

Ora la bozza di proposta per la revisione del PNRR e del Capitolo REPowerEU, che Giorgia Meloni e il Centrodestra chiedevano ancor prima di salire al Governo, sarà sottoposta in un secondo momento all’esame della Commissione UE.

Ecobonus 2023
Case (Foto da Canva) – Ecoo.it

I mutamenti del contesto di riferimento, la presenza di condizioni oggettive cosi come indicate nel Regolamento UE, le criticità emerse nella fase di attuazione del PNRR hanno reso indispensabile effettuare una ricognizione puntuale dei progetti inclusi nel Piano al fine di individuare le modifiche e le integrazioni necessarie per conseguire i traguardi e gli obiettivi previsti fino al 30 giugno 2026.

L’opposizione

Ecobonus 2023
Case (Foto da Canva) – Ecoo.it

Tuona il Movimento 5 stelle, che attraverso le parole di Stefano Patuanelli critica fortemente la decisione del governo di rivedere la misura.

Quella che è contenuta a pagina 118 e 119 del documento di revisione del PNRR è la più clamorosa retromarcia del Governo Meloni. Si rimodula il PNRR sfruttando il meccanismo collaudato del Superbonus 110%. Usano quindi una misura che hanno distrutto, anche mediaticamente. Mesi e mesi di propaganda e alla fine rinegoziano il PNRR scrivendo che hanno bisogno di sfruttare il meccanismo che ha reso questa misura uno dei motori economici del Paese.

Il governo italiano guidato da Giorgia Meloni ha annunciato una nuova versione dell’Ecobonus, un incentivo che mira a migliorare l’efficienza energetica degli edifici e delle abitazioni. Questa misura è stata definita “sociale” poiché si concentra sul sostegno ai costi dei lavori di ristrutturazione per le famiglie a basso reddito e per coloro che sono a rischio di povertà energetica.

Il finanziamento per questa iniziativa è stato stanziato dal MASE (Ministero dell’Ambiente e della Sostenibilità Ambientale) ed è pari a quattro miliardi di euro. Questi fondi fanno parte del più ampio fondo REPowerEU, che ha una disponibilità totale di 19.255,75 milioni di euro.

Il piano di affiancamento al PNRR

L’Ecobonus 2023 si affianca al piano di revisione del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR) presentato dal ministro degli Affari Europei Raffaele Fitto. Questo piano prevede un totale di quattro miliardi di euro di finanziamento per l’Ecobonus, distribuiti in due tranche di due miliardi di euro ciascuna, da utilizzare rispettivamente nel 2024 e nel 2025. Una delle novità più significative di questa revisione è l’orientamento dell’incentivo verso le famiglie a reddito basso e i giovani, a differenza delle precedenti versioni che erano disponibili per tutti i proprietari.

La proposta di revisione del PNRR e del Capitolo REPowerEU, che era stata richiesta da Giorgia Meloni e dal Centrodestra già prima di assumere il governo, sarà successivamente sottoposta all’esame della Commissione Europea. Questo passaggio è essenziale per assicurarsi che la proposta sia in linea con il quadro normativo e le condizioni stabilite dall’Unione Europea.

Il ministro degli Affari Europei, Raffaele Fitto, ha affermato che le modifiche proposte sono necessarie per affrontare le criticità emerse durante l’attuazione del PNRR e per raggiungere gli obiettivi previsti entro il 30 giugno 2026. Fitto ha sottolineato che i cambiamenti nel contesto di riferimento e le condizioni oggettive richiedono una valutazione accurata dei progetti inclusi nel piano al fine di individuare le modifiche e le integrazioni necessarie.

Tuttavia, c’è stata anche una reazione critica da parte dell’opposizione, in particolare dal Movimento 5 Stelle. Stefano Patuanelli, esponente del Movimento, ha fortemente criticato la decisione del governo di rivedere l’Ecobonus, definendo questa mossa come una retromarcia clamorosa. Patuanelli ha sottolineato che il governo sta utilizzando il meccanismo del Superbonus 110%, che era stato precedentemente oggetto di distruzione mediatica, per rimodulare il PNRR. Secondo lui, l’uso di un’iniziativa che è stata danneggiata dalla propaganda del governo stesso è una contraddizione evidente.

Nonostante le critiche, l’Ecobonus 2023 rappresenta una nuova opportunità per le famiglie a basso reddito e i giovani di usufruire di incentivi per migliorare l’efficienza energetica delle proprie case. Questa misura non solo contribuirà a ridurre le bollette energetiche e l’impatto ambientale, ma potrebbe anche stimolare l’economia locale attraverso l’attività di ristrutturazione e il coinvolgimento delle imprese del settore edilizio. Resta da vedere come la proposta di revisione del PNRR sarà valutata dalla Commissione Europea e quali saranno i risultati finali di questa iniziativa.