Cosa vede chi sta per morire: lo svela uno studio

I progressi della scienza sono sempre più sorprendenti: una delle ultime dichiarazioni ha avuto come oggetto la morte. E’ stata fatta chiarezza su una questione molto discussa: cosa vede chi sta per morire 

cosa vede chi sta per morire
Anziano (Foto da Pixabay)

La rianimazione e la terapia intensiva hanno fatto passi da gigante: i progressi hanno permesso a numerose persone di raccontare le loro esperienze pre-morte. Ed è proprio sulla base di queste testimonianze, che uno studio ha potuto confermare cosa vede una persona prima di morire.

Si susseguono delle situazioni molto particolari quando la morte sta per sopraggiungere. Dalla sensazione di trovarsi a casa alla separazione dal proprio corpo: molti dettagli sono comuni a più testimonianze, altri sono discordanti e soggettivi. Una cosa è certa: chi ha affrontato il momento pre-morte, ha dei ricordi molto lucidi e consapevoli di ciò che accade.

La scienza spiega cosa vede chi sta per morire

cosa vede chi sta per morire
Malato (Foto da Pixabay)

Lo studio è stato pubblicato dalla rivista Annals of the New York Academy of Science. Riporta i risultati di uno studio condotto dagli scienziati della Critical Care and Resuscitation Research della New York University Grossman School of Medicine. Il gruppo di ricercatori, guidati da Sam Parnia, ha analizzato i ricordi di persone che si sono trovate in fin di vita.

Leggi anche: Riesci a trovare il coccodrillo differente? | Test

Le persone hanno potuto raccontare i loro ricordi di esperienza pre-morte grazie ai progressi della rianimazione e della terapia intensiva. Non si tratta di allucinazioni, illusioni o effetti di droghe psichedeliche, ma sono ricordi che seguono uno specifico arco narrativo. Si parla di percezione di separazione dal corpo, riconoscimento della morte, visione della propria esistenza, analisi delle esperienze della propria vita, sensazione di trovarsi a casa, in un luogo familiare.

Leggi anche: Strana tradizione: cosa fanno al Buckingham Palace con le api

L’arresto cardiaco è soltanto una fase del processo di morte. Fase che comunque non implica l’immediato spegnimento delle cellule cerebrali. Parnia spiega che gli studi legati all’erogazione di ossigeno al cervello mirano a prevenire l’arresto cardiaco, e sono proprio questi esperimenti a determinare anche la comprensione di quello che accade al corpo quando il cuore smette di battere. Questo potrebbe cambiare la percezione della morte di ogni essere umano.