Cile, crolla un enorme ghiacciaio: colpa del clima | Video

Ecco le impressionanti immagini provenienti dal Parco nazionale di Aysén in Cile, crolla una parte di un gigantesco ghiacciaio

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Crollo ghiacciaio Queulat (Screenshot Twitter)

Il Parco Nazionale di Queulat è una delle più visitate attrazioni turistiche in Cile e si trova a circa 200 chilometri a nord di Coyhaique, capitale della regione di Aysen. Il parco si estende per una superficie di oltre 1500 chilometri quadrati, coperto di ghiacciai e foreste vergini di piante sempreverdi.

Dominato dalle Ande della Patagonia, il Parco è un vero paradiso naturalistico, con picchi e pareti rocciose, cascate, con una fauna e una flora uniche favorite dalle piogge costanti nelle foreste e dal clima freddo montano. Il suo fulcro e spettacolo principale è il ghiacciaio di Queulat, sospeso ad un’altezza di circa 200 metri sulla profonda valle sottostante dove scorrono i torrenti alimentati dalle sue acque di disgelo.

Le immagini del crollo del ghiacciao di Queulat

Il video mostra il cedimento improvviso di una parte del ghiacciaio di Queulat. Il crollo, avvenuto nella prima decade di settembre, è stato ripreso da alcuni turisti, tra lo stupore generale, e ha suscitato scalpore in tutto il mondo per la notorietà del luogo. La porzione di ghiacciaio si è staccata ed è finita in un torrente sottostante, da un’altezza di oltre 200 metri, sollevando una densa nuvola bianca, a causa delle tonnellate di ghiaccio e acqua precipitate a valle.

Le cause sono nelle sempre più frequenti ondate di calore che hanno investito questa parte del continente sudamericano. Un ulteriore effetto dei cambiamenti climatici in atto nel mondo. Le aree montane con i loro equilibri delicati e millenari ne sono particolarmenti sensibili, come evidenzia purtroppo il disastro della Marmolada avvenuto solo poche settimane fa sulle Dolomiti.

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Secondo gli scienziati i distacchi di grandi masse glaciali sono normali e fanno parte della vita di un ghiacciaio. Ma è la frequenza di questi avvenimenti a essere preoccupante. Soprattutto quando questi eventi sono innescati da ondate di calore sempre più intense e prolungate come è successo in Patagonia prima del crollo.

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In particolare nella zona del Parco si era formato una sorta di fiume atmosferico costituito da aria relativamente calda carica di forte umidità che incontrandosi con i rilievi andini e della Patagonia ha provocato intense piogge a quote molto elevate che a loro volta hanno reso possibile il distacco del Queulat.