La data del 23 settembre non dice molto alle persone. Un giorno anonimo seppure molto importante. Ecco perciò cosa succederà alle tre di notte

Il 23 settembre è una data molto anonima. Eppure è un giorno in cui non sono mancati degli eventi del tutto italiani. Non si può dimenticare il gesto del carabiniere Salvo D’Acquisto si sacrificò in cambio della vita di 22 civili rastrellati dai tedeschi dopo aver subìto un attentato. Ma non solo perché il 23 settembre è il giorno in cui il 26enne giornalista Giancarlo Siani viene ucciso dalla Camorra.
Ma per quanto questi eventi siano importanti nella storia del nostro Paese, l’evento che ci interessa è un altro e, con ogni probabilità, molto meno significativi, ma non per questo meno importante. Una data da salvare e circondare di rosso sul calendario perché rimarrete, senza dubbio, a bocca aperta quando scoprire cosa succede il 23 settembre.
23 settembre: ecco cosa succede

Ma quindi cosa succede il 23 settembre? Un qualcosa di naturale che, purtroppo, non si fermare. Si tratta dell’equinozio di autunno che fine a qualche anno fa avveniva il 21 settembre. Infatti è da un po’ che la data tradizionale non corrisponde alla realtà astronomica. Non a caso, questo evento che avverrà alle 3.03, per una serie di concause astronomiche non coinciderà con quello tradizionale riportato sul calendario.
Tutti sono a conoscenza che l’anno ha 365 giorni, ma è anche vero che la Terra per completare un’orbita completa intorno al sole ci impiega 365,256 giorni (anno siderale) che si traduce in 6 ore extra che vengono poi compensate con l’anno bisestile che avviene una volta ogni 4 anni. Così facendo questo piccolo extra permette di recuperare le 24 ore accumulate e perse. Ma con questo ritardo, in qualche modo, pesa sui vari cambi di stagione come l’equinozio d’autunno.
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Non si può poi dimenticare che l’anno siderale non è uguale all’anno solare tropico. Ovvero quello che viene prese in considerazione per i conti sugli anni bisestili. Non a caso se il primo dura 365d 6h 9m 9s il secondo è di circa 20 minuti più corto. Una differenza causata da un fenomeno preciso: ovvero la precessione degli equinozi. Infatti la Terra, come tutti sanno, non essendo una sfera perfetta, risente dell’attrazione gravitazionale di Sole e Luna. Questo, a sua volta, interferisce con il moto dell’asse terrestre che è inclinato rispetto all’equatore. Questo si traduce poi di un spostamento di 50”.26 ogni anno. In pratica ogni 71,6 anni si sposta di 1° con un anticipo di solstizi ed equinozi di circa 20 minuti
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Ma per la II legge di Keplero l’equinozio di autunno tende a ritardare perché il nostro Pianeta rallenta il suo cammino soprattutto quando questo è più lontana dalla stella (afelio). E questo avviene avviene durante la stagione estiva. Ma a voler essere precisi l’equinozio è diverso in base alla posizione che abbiamo sul pianete. La tradizione oramai non rispecchia più la realtà scientifica.