Brutte notizie per il 2024: arrivederci al Superbonus, niente proroghe?

Novità per quanto riguarda il Superbonus, gira voce che potrebbe non essere prorogato per il 2024, scopriamo insieme se è vero.

superbonus 2024
Cosa succederà al Superbonus nel 2024? (Ecoo.it)

Durate gli ultimi anni, uno degli incentivi più importanti è stato proprio il Superbonus 110%. SI tratta di un aiuto economico che prevede un rimborso delle spese di ristrutturazione e miglioria degli edifici. In questi mesi, piano piano, sono usciti fuori alcuni casi che hanno visto dei “furbetti” che hanno approfittato degli incentivi e si sono intascati somme molto importanti, senza portare a termine i lavori o presentando, addirittura, delle fatture false. Le manovre per il Superbonus sono costate miliardi di euro e forse, per il 2024 non ci saranno più proroghe.

Addio al Superbonus nel 2024? Vediamo cosa dicono i politici

bonus edilizi
Ingegnere che studia un progetto edile (Ecoo.it)

In questi giorni, il Ministro dell’Economia e delle Finanze, Giancarlo Giorgetti, si è espresso sulla possibilità di rinnovare il Superbonus. Secondo le parole del ministro, la prossima manovra finanziaria in programma non includerà estensioni per il Superbonus. Forza Italia aveva chiesto una proroga di tre mesi per la misura del decreto Asset, ma non è stata accolta nella Legge di Bilancio.

Per il momento quindi non sembra che il bonus verrà prorogato. Potrebbero ovviamente esserci altri bonus per quanto riguarda i lavori di ristrutturazione. Quindi, a partire dal 1º gennaio 2024, le agevolazioni per i lavori nei condomini si ridurranno dall’attuale 90% al 70%, e poi scenderanno ulteriormente al 65% nel 2025.

C’è però da specificare una cosa molto importante. Infatti, tutti gli edifici unifamiliari e le unità immobiliari indipendenti potranno continuare a beneficiare del Superbonus 110% per le spese sostenute fino alla fine dell’anno. Attenzione però, per usufruire di questa agevolazione entro il 30 settembre 2022 il 30% dei lavori doveva essere completato.

Le dichiarazioni della Premier

bonus edilizi
Conferenza stampa (Ecoo.it)

Durante la conferenza stampa, organizzata per presentare la manovra finanziaria 2024, la Premier Giorgia Meloni ha sottolineato che l’Italia sta e dovrà affrontare delle importanti sfide finanziarie. Ha dichiarato che ci troviamo in una situazione molto complessa e il prossimo anno dovremo affrontare un aumento di più di 10 miliari di euro sugli interessi del debito pubblico.

Questa situazione si è verificata per via elle decisioni prese dalla Banca Centrale Europea, l’incremento dei tassi di interesse e il Superbonus rappresentano quindi una sfida enorme e molto complessa. La Premier ha parlato anche di un pacchetto di misure di circa 24 miliardi di euro che servirà per finanziare il taglio delle tasse sul reddito, per creare misure a sostegno della natalità, per ridurre anche il canone Rai, per estendere Quota 103 per le pensioni ed effettuare nuove manovre finanziarie.

Il Ministro Giorgetti ha poi ulteriormente affrontato il tema del Superbonus sottolineando che, al momento, nonostante abbiano eliminato già lo sconto in fattura a partire da febbraio, le spese per sostenere il Superbonus continuano ad essere in crescita, fino ad arrivare ad un aumento di circa 3 miliardi ogni anno.

Per ottenere l’agevolazione, dunque, si devono portare a termine i lavori entro la fine dell’anno (per ottenere lo sconto in fattura), altrimenti si potrà avere il bonus sotto forma di detrazione, senza sconti o possibilità di cedere i crediti.

Si stima che, secondo gli ultimi dati disponibili, i lavori nei condomini hanno raggiunto il 74%, questo significa che dovrebbero essere necessari 12 miliardi di euro circa per completare le opere nei 20 mila edifici ancora in sospeso. C’è ancora la situazione dei crediti bloccati per più di 300 mila famiglie, una situazione che sembra non trovare ancora una soluzione, nonostante ci stiamo avvicinando alla fine dell’anno.

Infatti, le persone che hanno accumulato i crediti edilizi potrebbero non essere in grado di cederli entro il 30 novembre 2023, crediti accumulati per i lavori realizzati con il bonus edilizio nel 2022, e rischiano dunque di perderli. Questa situazione potrebbe far rallentare la crescita economica e provocare anche un aumento del debito pubblico dello 0,3% del PIL, il tutto per i prossimi tre anni.