Bottiglie plastica, meglio non bere in questo caso: diventano tossiche

La plastica nemico giurato dell’ambiente. Slogan o convinzione che sia, la plastica canonica si sta convertendo in biodegradabile nella maggior parte dei prodotti monouso. Ma non in tutti. Le bottiglie di plastica che contengono acqua o bevande, spesso vengono riutilizzate per portarsi dietro una riserva idrica mentre si è in vacanza, o semplicemente fuori casa. Questa è un’abitudine che in molti hanno abbandonato sostituendo la plastica con le bottiglie ultraleggere in acciaio o altri materiali più ecologici.

Soprattutto perché le bottiglie di plastica dopo un po’ vanno necessariamente gettate, mentre acciaio ed altre leghe possono essere lavate e riutilizzate. Soluzioni che si stanno affacciando nel mercato, ma che per il momento non sono ancora competitive con le bottiglie di plastica. I produttori più scrupolosi di acqua inseriscono in etichetta anche il numero massimo suggerito di riempimenti della bottiglia di plastica, dopo i quali diviene inutilizzabile. Si nota subito quando la plastica si degrada: è molto meno rigida e l’acqua assume un sapore sgradevole.

Bottiglie di plastica, cosa succede sotto il sole

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Bottiglie di plastica (Foto Pixabay)

La plastica è composta di particelle che se ingerite possono diventare dannose per la salute. Le bottiglie di plastica rientrano nelle categorie dei prodotti che sopra una certa temperatura, oltre i 25 gradi ad eseposizione lunga, possono rilasciare nel liquido o nel cibo l’antimonio. Questo elemento chimico è stato al centro di parecchi articoli scientifici qualche decennio fa, dopodiché non se ne è più parlato. La questione è ritornata in auge proprio per la polemica sulle bottiglie di plastica. L’antimonio potrebbe essere responsabile dell’accelerazione nella formazione di tumori vari.

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Le organizzazioni mondiali di controllo sugli alimenti sostengono che le sostanze nocive della plastica sono troppo poche ed in quantità troppo modesta per comportare realmente un rischio per la salute. Non tutti gli scienziati sono d’acordo. Specialmente perché alle alte temperature il quadro si ribalta. Un caso non troppo lontano è avvenuto in Italia. Nel 2020 i NAS di Salerno hanno sequestrato migliaia di bottigliette di acqua per il loro pessimo stato di conservazione. Oltre la sporcizia, il deposito campano lasciava le bottiglie esposte direttamente ai raggi solari, comportando un rischio per la salute dei consumatori finali.

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Le alternative alla plastica ci sono. E, a conti fatti, sono più salutari ed economiche. Le bottiglie di metallo o alluminio costano tra i 10 ed i 20 euro, ma devono essere acquistate una sola volta. Anche in questo caso è consigliabile comprare un prodotto più costoso ma di miglior qualità. In caso contrario l’acqua potrebbe acquisire un sapore leggermente metallico. E’ chiaro che il contenitore in vetro è il migliore, ma pesante e quindi poco adatto al trasporto quotidiano in borsa.