Bonsai morente: se noti questo puoi ancora salvarlo

Mantenere un bonsai non è cosa semplice e il rischio di farlo morire è sempre dietro l’angolo. Se noti questo forse puoi ancora salvarlo 

Bonsai e acqua: cosa sapere per non farlo morire
Bonsai (Foto Adobe)

Il pollice verde, si sa, non è una dote che tutti possiedono. Curare le piante, e in particolare i bonsai, è un’attività impegnativa: ci vuole cura e passione per mantenerle verdi e rigogliose. Ma non si tratta solo di una dote naturale: anche se non si è giardinieri provetti e anche se non si ha una passione smodata per le piante, è possibile, con alcune accortezze, evitare per lo meno che queste muoiano.

Tra le diverse piante da interni forse i bonsai sono tra quelle più delicate. Nonostante ciò, seguendo alcune regole fondamentali chiunque può diventare in grado di prendersene cura. Basta prestare attenzione agli aspetti più importanti per queste piante, ovvero annaffiatura, concimazione e scelta della posizione migliore.

Cosa guardare se il tuo bonsai sta morendo

Bonsai e acqua: cosa sapere per non farlo morire
Bonsai (Foto Adobe)

Con il termine di bonsai si fa riferimento a una tecnica giapponese di coltivazione delle piante che permette di mantenerle in miniatura. Il termine è anche utilizzato per chiamare gli alberi nani ottenuti con questa tecnica che prevede la potatura e riduzione delle radici per mantenere l’albero intenzionalmente di dimensioni ridotte.

La parte più importante nella cura dei Bonsai è l’annaffiatura ed è in questa fase che avvengono gli errori più comuni che possono portare alla morte della pianta. La frequenza di annaffiatura dell’albero dipende da diversi fattori: ad esempio la specie, la dimensione della pianta, del vaso, il periodo dell’anno o la miscela del terriccio. Per questo non c’è una regola fissa che dica ogni quanto dare acqua al nostro bonsai.

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Un’errore molto comune è quello di annaffiarlo troppo spesso. Se il tuo bonsai è morente e non capisci la causa del suo malessere potrebbe darsi che stia ricevendo troppa acqua piuttosto che poca. Il bonsai, infatti, non andrebbe annaffiato quando il terreno è ancora bagnato, ma solamente quando è già asciutto. Per controllare lo stato del terreno basta mettere un dito nella terra a circa un centimetro di profondità.

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Se il terreno rimane bagnato il rischio è che le radici, perennemente a contatto con l’acqua, marciscano, provocando la morte della pianta. La morte per troppa acqua, a differenza di quella per mancanza di acqua, avviene in qualche settimana e noterete un progressivo peggioramento delle condizioni dell’albero.