L’introduzione dei biocarburanti nell’aviazione civile potrebbe comportare un aumento dei costi dei biglietti aerei. L’intervista di Matteo Mirolo.
Sebbene le stime siano ancora in corso, è possibile effettuare alcune osservazioni sulle implicazioni finanziarie dell’adozione di biocarburanti per i voli. Matteo Mirolo, esperto di aviazione sostenibile presso Transport & Environment Italia, si esprime in merito alla questione.
L’impatto dei biocarburanti sui prezzi dei voli
Secondo Mirolo, è molto probabile che l’introduzione di biocarburanti comporti un aumento dei costi dei voli. Tuttavia, è fondamentale contestualizzare questa variazione. Attualmente, il prezzo dei biglietti aerei non tiene conto dell’impatto climatico del settore dell’aviazione. Pertanto, l’aumento dei costi derivante dall’adozione di biocarburanti rappresenta una riflessione sui reali costi ambientali del trasporto aereo.
Diversi fattori contribuiscono all’incremento dei prezzi dei voli legato ai biocarburanti. La disponibilità di tali combustibili alternativi svolge un ruolo chiave, ma come sottolinea Mirolo, bisogna anche considerare che i costi ambientali associati ai viaggi aerei non vengono attualmente valutati. Inoltre, altri fattori, come i prepensionamenti delle compagnie aeree e le restrizioni sull’estrazione del cherosene decise dall’OPEC, hanno contribuito all’aumento dei costi dei biglietti.
L’importanza di considerare l’impatto ambientale
Per raggiungere gli obiettivi previsti dal Fit for 55 nell’ambito del Green New Deal europeo, è fondamentale considerare il costo ambientale dei viaggi aerei. L’aviazione civile rappresenta attualmente il 13,4% delle emissioni totali di CO2 prodotte dal settore dei trasporti nell’Unione europea. Pertanto, Bruxelles ha sottolineato la necessità di affrontare questa problematica.
Il Ministro italiano dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica, Pichetto Fratin, auspica che l’adozione di biocarburanti nell’aviazione possa estendersi anche al settore automobilistico. L’introduzione di biocarburanti in entrambi i settori potrebbe contribuire a ridurre l’impatto ambientale complessivo dei trasporti.
Nonostante l’incremento dei costi previsto con l’adozione dei biocarburanti, è importante considerare che tali misure sono fondamentali per affrontare l’emergenza climatica. Il settore dell’aviazione deve fare la propria parte per ridurre le emissioni di CO2 e limitare l’impatto ambientale. A questo proposito potrebbe interessarti il primo volo ecosostenibile di Easy-Jet!
Tuttavia, è necessario valutare attentamente l’equilibrio tra la sostenibilità ambientale e l’accessibilità economica dei voli. Un aumento significativo dei prezzi potrebbe rendere i viaggi aerei meno accessibili per alcune fasce della popolazione.
È importante notare che l’adozione dei biocarburanti nell’aviazione civile è ancora in fase di implementazione e il loro impatto sui costi dei voli potrebbe variare nel tempo. Con ulteriori sviluppi tecnologici e l’aumento della produzione di biocarburanti, potrebbero emergere soluzioni più sostenibili e convenienti per il settore.
Inoltre, è necessario promuovere la ricerca e lo sviluppo di alternative avanzate ai biocarburanti, come gli e-fuels (combustibili sintetici) che potrebbero offrire una via verso una mobilità aerea più sostenibile senza dover affrontare gli stessi problemi di disponibilità e prezzi dei biocarburanti tradizionali.
Da dove si originano i biocarburanti
I biocarburanti si originano da fonti di materia organica rinnovabile, come piante, alghe o rifiuti organici. Queste materie prime vengono utilizzate per produrre combustibili che possono sostituire, almeno in parte, i combustibili fossili tradizionali come il petrolio, il carbone e il gas naturale.
Ci sono diversi tipi di biocarburanti, i principali sono:
- Etanolo: è un biocarburante ottenuto dalla fermentazione di colture ricche di zucchero o amido come la canna da zucchero, il mais, il grano o la barbabietola da zucchero. Viene utilizzato principalmente come additivo per la benzina o come carburante per veicoli a etanolo.
- Biodiesel: si tratta di un combustibile ottenuto dalla trasformazione di oli vegetali o grassi animali tramite un processo chimico chiamato transesterificazione. Le fonti comuni per la produzione di biodiesel includono l’olio di soia, di colza, di girasole e di palma.
- Biogas: è prodotto dalla decomposizione anaerobica di materiali organici come scarti agricoli, rifiuti alimentari, letame animale o alghe. È composto principalmente da metano e anidride carbonica ed è utilizzato come combustibile per la produzione di energia e riscaldamento.
- Biojet fuel: Il biojet fuel è un biocarburante specificamente sviluppato per l’aviazione. Viene prodotto da diverse fonti, tra cui oli vegetali, grassi animali o alghe. Il biojet fuel deve rispettare rigorosi standard di qualità e sicurezza per essere utilizzato nei velivoli.
L’origine dei biocarburanti può influire sulla loro sostenibilità ambientale. Ad esempio, se la coltivazione di materie prime per i biocarburanti comporta la deforestazione di foreste tropicali o l’uso intensivo di pesticidi, potrebbe avere un impatto negativo sull’ambiente. Pertanto, è fondamentale adottare criteri di sostenibilità nella produzione e nell’utilizzo dei biocarburanti al fine di minimizzare gli impatti negativi sull’ecosistema.
L’introduzione dei biocarburanti nell’aviazione civile potrebbe comportare un aumento dei costi dei biglietti aerei. Tuttavia, tale incremento deve essere considerato nel contesto del reale impatto ambientale del settore e degli obiettivi di riduzione delle emissioni di CO2. È fondamentale equilibrare la sostenibilità ambientale con l’accessibilità economica dei voli, cercando soluzioni innovative e investendo nella ricerca di alternative avanzate ai biocarburanti. In questo modo, si potrà perseguire un futuro in cui i viaggi aerei siano più ecologici e accessibili per tutti.