Acquario: come salvare un pesce che sta per morire

Cosa bisogna fare immediatamente quando un pesciolino salta fuori dall’acquario. Cerchiamo di salvargli la vita con questi consigli.

Un pesciolino di piccole dimensioni
Un pesciolino di piccole dimensioni (Pixabay)

Un acquario in casa può rappresentare un magnifico pezzo di arredamento. A seconda delle dimensioni e della forma, possiamo avere uno strumento capace di rendere l’ambiente più bello e gradevole. Ma bisogna sempre ricordare che occorre avere la massima cura degli ospiti che vi nuotano all’interno. La manutenzione di un acquario è un qualcosa che richiede una grossa responsabilità. La cosa vale anche per la classica boccia col pesciolino rosso, o per un esserino portato a casa in una busta trasparente.

Una volta portato a casa, cerchiamo di preservare l’esistenza dei pesciolini prendendo il tutto come se fosse una vera missione. E tanti sono gli aspetti che dobbiamo monitorare e controllare con grande attenzione. Ne va della vita dei nostri pescetti. La cosa servirà a responsabilizzare noi e magari anche eventuali bambini che abbiamo in casa. Del resto lo dicono anche molti esperti in ambito comportamentale: quando ai bambini viene insegnato l’importanza dell’avere cura di animali di qualsiasi tipo, allora ecco che si sta compiendo qualcosa di importante.

Cosa fare con un pesce che salta fuori dall’acquario

Dei pesci rossi che nuotano
Dei pesci rossi che nuotano (Pixabay)

Il nostro acquario anzitutto non deve avere una temperatura dell’acqua eccessivamente calda. Poi sapete per quale motivo succede di vederli saltare al di fuori e finire sul pavimento? In quei casi molto spesso è colpo di una qualche infestazione da parassiti, che ha come reazione fisica nel pesce una iperattività che può culminare in tutto questo.  Come accorgerci se è troppo tardi per salvare il nostro pesciolino? C’è la puzza anzitutto: se è molto intensa significa che il dramma si è consumato ormai già da qualche ora. E delle indicazioni importanti arrivano anche dalla pelle: se è secca, e se gli occhi del pesce non sono sporgenti ma incavati, sarà troppo tardi.

E poi dobbiamo controllare il colore delle branchie. Se sono ancora tendenti al rosso significa che ci sono delle possibilità di salvare la vita dell’animale. Potrebbe rendersi necessario il doverle riaprire. Operazione che va compiuta con grande delicatezza. Allo stesso modo possiamo pensare di praticare un massaggio all’addome per favorire la respirazione. Possiamo tentare di rianimare il pesce balzato fuori dall’acquario mettendolo subito in un contenitore riempito con la stessa acqua di quest’ultimo. Questo perché il pesce verrà sottoposto allo stesso livello di ossigenazione. Cerchiamo di ripulirlo da qualsiasi residuo esterno prima di rilasciarlo nella sua abituale dimora.

Tutti i tentativi da attuare per salvare il nostro pesciolino

Infine un ottimo suggerimento per favorire il procedimento di ossigenazione consiste nel mettere il pesce dove fuoriesce il gettito di ossigeno, in modo tale da velocizzare questa procedura. Un ultimo consiglio consiste nel mettere il pesce in un contenitore con un pochino di acqua salata, ma solo se non sta assumendo dei medicinali.

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Il normale sale marino andrà benissimo, ne serviranno 5 grammi per ogni 4 litri di acqua (sempre prelevata dall’acquario). Mescoliamo per bene e quindi trasferiamo il nostro pesciolino. Questa permanenza deve durare solamente per qualche istante. Ritrasferiamolo nella sua sede originaria se l’animale mostra dei comportamenti anomali ed inconsulti.