Sostenibilità ambientale: Bollywood contro il finto ecologismo

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The show must go off. Non parliamo dello spettacolo della Dandini, ma di Bollywood. Alcuni attori della capitale del cinema indiano, infatti, hanno messo la faccia come testimonial di aziende che si spacciano per interessate alla sostenibilità ambientale ma che, in realtà, con il rispetto dell’ambiente avevano ben poco a che fare. È il caso, ad esempio, del regista Shyam Benegal e della star Gul Panag, ritiratisi da un concorso sponsorizzato dal colosso minerario Vedanta Resources.

L’azienda, da anni ormai impegnata a migliorare la propria brand reputation, vede in questa rinuncia l’ennesimo danno d’immagine. Ma cosa ha generato tale scandalo? L’obiettivo del contest era quello di raccontare la positività che l’azienda, con la propria attività, portava nei territori dell’India. Il problema, però, era che i gruppi indipendenti raccontino una storia completamente differente, una storia che dice che la compagnia di estrazione minerarie avrebbe proseguito il proprio lavoro ingorando i diritti della popolazione, dell’ambiente e del territorio. Una miniera a cielo aperto, infatti, sarebbe una vera devastazione per foreste, piante e alberi, e l’intero ecosistema sarebbe irrimediabilmente compromesso. Altro che felicità. È evidente che le star di Bollywood non hanno più voluto partecipare a una simile iniziativa, se questo voleva dire promuovere con la propria immagine l’inquinamento ambientale, il sorpruso dei diritti della popolazione locale, e un nuovo, inevitabile, disastro ambientale. Che questo possa essere davvero un insegnamento per la compagnia mineraria Vedanta Resources? A prendersi gioco delle persone e del Pianeta Terra, alla fine, si rischia molto. Piuttosto che riscattarsi, infatti, questo sembra il colpo di grazia per una compagnia già in crisi di popolarità.
photo: ivosandoval