Credenze popolari dicono che preannunci tsunami e terremoti: conosciamo questo pesce

Una creatura degli abissi profondi, un pesce remo, è stato avvistato quasi a pelo d’acqua da un gruppo di sommozzatori al largo della costa di Ruifang. Ma che significa?

cosa è il pesce remo
Pesce remo (foto IG -Wang Cheng Ru – Canva) – ecoo.it

Gli abissi degli oceani non sono vuoti come si potrebbe pensare. La vita, pervicace e creativa, ha trovato infatti in modo di esprimersi anche lì dove la pressione uccide in pochi secondi. Ma data la lontananza dalla superficie, raggiungere i fondali e guardare le creature che qui abitano non è di certo impresa facile. E buona parte delle creature che abitano chilometri sotto la superficie diventano visibili, purtroppo, solo quando, magari per malattia o perché sono stati attaccati, lentamente salgono verso la superficie per morire.

Trattandosi però di creature che vivono in luoghi tanto remoti, nel momento in cui emergono è lecito supporre, ed è una popolare credenza del Sud Est asiatico, che ci sia qualcosa di nefasto all’orizzonte come nel caso del ragguardevole esemplare di pesce remo che è stato avvistato dal gruppo di sommozzatori guidato dall’istruttore Wang Chang Rue.

Il pesce remo, un incontro dagli abissi

Avere la possibilità di guardare da vicino, e quasi toccare, una creatura che vive di solito le profondità dell’oceano è un’esperienza che rimane per la vita. E di certo questo gruppo di subacquei ricorderà a lungo di aver avuto modo di vedere un esemplare di pesce remo. Si tratta di un pesce abissale che in realtà è presente in tutti i mari, con varie sottospecie. Se ne trovano per esempio rappresentazioni addirittura nei mosaici romani. Ma, oltre ad essere un pesce molto schivo è anche un pesce dal corpo è molto fragile. Questo significa che un incontro ravvicinato con altri predatori o un’infezione batterica può portarlo rapidamente alla morte.

subacquei incontrano pesce degli abissi
Sotto la superficie del mare (foto Canva) – ecoo.it

Nel corso di almeno gli ultimi 50 anni ne sono stati rintracciati alcuni esemplari, di cui uno a 300 metri di profondità nel Golfo del Messico, in grado di raggiungere dimensioni comunque ragguardevoli. Il più lungo in assoluto, al momento, un altro esemplare che è stato firmato nel 2010 sempre nel Golfo del Messico a 1500 metri di profondità e che misurava oltre 17 metri mentre un altro nel 1996 di 7 metri è stato catturato dai Navy Seal statunitensi al largo della California. Nel video diventato ora virale si mostra anche il momento in cui uno dei sommozzatori, preso probabilmente dall’emozione, ha allungato una mano verso la creatura ma, come ricordato anche da molti sotto il video originale presente su Instagram, è un comportamento che non andrebbe mai tenuto con nessuna creatura degli abissi e in generale con nessuna creatura selvatica.

Guardare ma non toccare

Come già accennato, il corpo dei pesci remo è un corpo estremamente delicato in che significa che può andare incontro a ferite e infezioni anche nel caso di contatti che possono sembrare delicati. Quando ci si immerge si dovrebbe quindi sempre rispettare l’adagio del guardare ma non toccare, esattamente come si fa nei musei. In parte perché è una forma di rispetto nei confronti della creatura che eventualmente si ammira e in parte anche perché a parte invertite a nessuno piacerebbe essere toccato senza permesso e, in più, non ci sono solo creature che scappano ma anche creature che mordono.