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Trekking urbano: cos’è e gli itinerari da non perdere

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Il trekking è una pratica nota a tutti. Questa attività consiste nel camminare e fare lunghe escursioni nella natura, alla scoperta delle bellezze che il territorio offre. Ma allora perché non fare trekking anche per scoprire le città? Da questa idea nasce il trekking urbano. Si tratta di fare lunghe passeggiate nelle città, alla scoperta delle bellezze artistiche e culturali che ogni città italiana ha da offrire. Grazie al trekking urbano potremo dunque ammirare anche le bellezze più nascoste e meno “turistiche” che la città offre, con tutta la calma dettata dal muoversi a piedi. Sicuramente un’ottima alternativa al classico trekking immerso nella natura lungo il Sentiero dei Parchi. Fondamentale sarà usare l’abbigliamento da trekking più adatto.

Trekking urbano: significato

Il concetto di trekking urbano nasce a Siena nel 2003. Questa attività è una forma di “sport dolce”, adatta a tutte le età e a tutte le tipologie di persone. Si potrebbe dire che sia un mix tra trekking ed hiking, ma nel cuore della city. Inoltre è un nuovo modo di fare turismo, alla scoperta delle “chicche” nascoste che le città offrono e lontano dai percorsi più conosciuti. Chi fa trekking urbano unisce la possibilità di immergersi nell’arte e nella natura a quella di fare sport, grazie ad un’attività che fa bene al corpo e alla mente.

Gli itinerari di trekking urbano sono differenziati per lunghezza e per difficoltà, in modo da consentire sia alle persone più allenate che a quelle meno esperte di scegliere il percorso più adatto alle proprie esigenze. Inoltre, a differenza del trekking nella natura, il trekking urbano può essere praticato in tutte le stagioni e a tutte le ore. Basta mettere uno zaino in spalla (magari uno zaino con pannelli solari per avere sempre il telefono carico) e siamo pronti a partire.

Trekking urbano: gli itinerari da non perdere

Gli itinerari per praticare trekking urbano sono praticamente infiniti. Si può studiare il proprio itinerario in autonomia oppure sceglierne uno tra quelli pensati da esperti e proposti sul portale dedicato del Comune di Siena. Ogni anno viene organizzata una Giornata Nazionale del Trekking Urbano che coinvolge circa 70 comuni e altrettanti itinerari rinnovati ad ogni edizione. Scopriamo insieme i 5 itinerari più gettonati dell’edizione 2020.

Trekking urbano Bologna (3-3,5 km – Difficoltà Bassa)

Panorama di Bologna
Foto Shutterstock | Vivida Photo PC

I migliori itinerari di trekking urbano a Bologna sono 3, tutti focalizzati sull’esplorazione dei luoghi “verdi” della città, di bassa difficoltà e con lunghezza compresa tra i 3 e i 3,5 km. Il primo percorso, intitolato Giardini Segreti, percorre i principali spazi verdi della città e permette di visitare “tesori” nascosti scoprendone la storia e i segreti. Poi troviamo l’itinerario Dalla Montagnola ai Giardini Margherita. Anche questo immerso nel verde, unisce due dei luoghi simbolo della Bologna “green”. Infine c’è il percorso Giardini e Ville dagli Etruschi all’Età Moderna. Questo si snoda attraverso un quartiere antico situato fuori dalle mura cittadine e ricco di aree verdi e di testimonianze storiche: dalle tracce etrusche al parco di Villa Cassarini, al parco di Villa Spada, agli eventi della II Guerra Mondiale alla Facoltà di Ingegneria.

 

Trekking urbano Siena (2,5 km – Difficoltà Media)

Foto Shutterstock | Rasto SK

L’itinerario del Trekking Urbano 2020 di Siena porta alla scoperta di tante particolarità presenti nel centro della città: dalla Valle di Follonica, dove ci si può immergere nella natura a due passi dal centro storico, a Fonte Nuova d’Ovile, storico bacino idrico di Siena , ai lavatoi di Fontebranda, in cui si riescono ancora ad immaginare le donne curve sui lavatoi. Il percorso si conclude nel Cortile del Podestà, da sempre avvolto in un’atmosfera affascinante e misteriosa.

Massa Marittima (2 km – Difficoltà Bassa)

Foto Shutterstock | StevanZZ

Restiamo in Toscana con l’itinerario che permette di scoprire la storia della città di Massa Marittima, nata al centro delle Colline Metallifere, sfruttate fin dalla Preistoria per ricavare minerali. Il percorso porta a riflettere sul rapporto tra paesaggio e spazio urbano. Ciò evidenziato da due giardini di eccezionale bellezza: il Giardino d’Arte di Norma Parenti ed il giardino del Cassero Senese, punto panoramico per comprendere la città ed il suo paesaggio. Sono anche previste le visite al Museo della Miniera, al centro storico e alla Torre del Candeliere fino ad arrivare al Cassero Senese dove si possono degustare prodotti a km 0.

Urbania (1 km – Difficoltà Bassa)

Foto Shutterstock | Roberto Lo Savio

Spostandoci nelle Marche arriviamo ad Urbania, precedentemente nota come Casteldurante. Il percorso inizia percorrendo le vie più antiche della Città e andando alla scoperta dei luoghi più rappresentativi. Inoltre è inclusa la visita al Palazzo Ducale, che si affaccia imponente sul fiume Metauro e che è il più rappresentativo riferimento culturale per l’intera vallata.

Castelfranco Veneto (9 km – Difficoltà Bassa)

Foto Shutterstock | Boerescu

In Veneto abbiamo invece l’itinerario di Castelfranco Veneto, che conserva nel suo tessuto urbano importanti segni dell’influenza veneziana. La grande presenza di verde urbano testimonia l’influenza degli antichi insediamenti che facevano dei loro parchi un elemento fondamentale. Il percorso si snoda tra giardini di città e antiche dimore per concludersi nella misteriosa “Motta di Treville”.

Pavia (3 km – Difficoltà Bassa)

Foto Shutterstock | savagalluzzo

Infine ci spostiamo in Lombardia, in particolare a Pavia. Pavia è nota come “la rossa” per il colore dei mattoni di palazzi e chiese, ma è una città anche verde, come i giardini e il Parco del Ticino in cui è immersa, e azzurra come il suo fiume. L’itinerario di trekking urbano questi tre elementi in un percorso insolito e inaspettato. L’itinerario permette di conoscere l’importanza del fiume nella storia di Pavia, gli antichi mestieri che si svolgevano lungo il Ticino e di ammirare il paesaggio a pochi metri dall’acqua. Si prosegue poi visitando la chiesa di Santa Maria in Betlem e, dopo aver percorso il Ponte Coperto, si raggiunge la basilica di San Michele Maggiore, capolavoro dell’arte romanica.

Trekking urbano Roma

Foto Shutterstock | Marco Rubino

Pur non avendo partecipato alla Giornata Nazionale del Trekking Urbano, anche Roma offre numerose possibilità per praticare trekking urbano. I percorsi nella Capitale potrebbero essere infiniti ed adatti a tutte le esigenze: dagli itinerari culturali, magari alla ricerca delle “perle” meno conosciute, fino a quelli immersi nel verde delle ville e dei parchi della Città Eterna. Tra i tanti percorsi possibili il più “storico” e conosciuto, praticato fin da quando non esisteva la parola trekking urbano, è sicuramente il Giro delle Sette Chiese. Questo itinerario congiunge le Sette Chiese principali di Roma e sarebbe lungo circa 20 km nella sua versione originale. Tuttavia ne esistono versioni ridotte più accessibili a tutti, seppur non complete.

Un altro percorso interessante è ad esempio l’itinerario del Parco degli Acquedotti, che segue le arcate degli acquedotti romani per circa 5 km permettendo di immergersi completamente nella storia e nella natura. Infine citiamo il percorso del Gianicolo. 4 km di passeggiata per inerpicarsi sull’ “Ottavo Colle” di Roma e godere di uno dei panorami più mozzafiato della Capitale, ripercorrendo nel frattempo la storia di Garibaldi e della Repubblica Romana.

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Valerio Malfatto

Valerio Malfatto, nato a Roma il 6 settembre 1995 e diplomato al Liceo Classico statale Luciano Manara. Laureato in Ingegneria Chimica all’Università La Sapienza di Roma e attualmente studente di Ingegneria dei Materiali presso l’Università degli Studi di Padova. Le sue più grandi passioni sono lo sport, in particolare il calcio, e l’ecologia.

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