Serpenti a due teste: cosa accade dietro questo raro evento

Sembrano creature uscite da qualche racconto dell’orrore o da un mito antico ma i serpenti, le tartarughe e in generali gli animali a due teste sono una realtà regolare nota, questo va detto, ma che non va del tutto sottovalutata

animali con due teste
Tartaruga con due teste (foto da Canva) – ecoo.it

Quello che produce tutti gli esseri presenti sul pianeta, animali o vegetali che siano è il DNA. O meglio la combinazione e ricombinazione, un po’ come a Natale con il sacchetto della tombola, nei vari elementi che compongono il DNA. La maggior parte delle volte il modo in cui i mattoncini della vita sì incastrano tra loro crea esseri che, pur con tutte le loro caratteristiche specifiche, appartengono palesemente e senza troppe difficoltà ad una specie precisa.

Ma a volte la ricombinazione dei mattoncini della vita porta a delle creature piuttosto bizzarre. L’esempio più eclatante di cosa può andare storto nel momento in cui il patrimonio genetico cerca di dare vita ad un nuovo essere sono i casi di albinismo in cui alcune proteine non producono l’effetto desiderato e l’essere vivente si ritrova con un colore pallido che lo rende, che sia un essere umano o che sia un altro animale non importa, oggetto delle attenzioni a volte indesiderate di altri membri della propria specie o peggio di altre specie. Anche il caso dei serpenti e degli altri animali che nascono con due teste sono il frutto di piccoli incidenti di percorso in quell’affascinante viaggio che porta una singola cellula a trasformarsi in un essere completo. Ma le cause che portano ad avere animali, persone comprese, con due teste non è a volte solo frutto del caso.

Perché nascono gli animali con due teste?

Il modo in cui la natura crea il materiale di cui poi sono fatti i miti e le leggende risulta affascinante. Perché è fuori di dubbio che anche la presenza di creature in natura con due teste abbia dato poi origine almeno ad una fetta di miti e leggende che hanno proprio come oggetto principale creature bicefale a loro volta. Esempi di animali con più teste che si ritrovano nella mitologia della vicina Grecia e dell’antica Roma sono per esempio l’Idra, il serpente drago che di teste ne aveva quasi una decina, Cerbero il cane infernale, che di testa ne aveva tre, e poi la divinità denominata Giano bifronte che aveva proprio due teste che non si guardavano perché collegate tra loro dalla parte della nuca.

esseri con due teste
Giano (foto da Canva) – ecoo.it

Cerbero, l’idra di Lernia, Giano: tutte creature mitologiche che però hanno la loro origine proprio in quegli inciampi che avvengono a volte nel periodo della gestazione. Parlando nello specifico dei serpenti la possibilità che ne nasca uno con due teste è nell’ordine di un uovo ogni 100 mila che ne vengono deposti. Le possibilità che un serpente con due teste sopravviva in natura, e in questo tutti gli esperti ed erpetologi sono concordi, sono praticamente ridotte a zero. Tra le voci più autorevoli Gordon Burghardt, erpetologo dell’università del Tennessee che si è proprio specializzato nello studio dei serpenti a due teste e che ha sottolineato, nel caso eclatante del serpente di 20 cm recuperato in Spagna qualche anno fa, che è stato fortunato ad essere stato catturato dato che le sue possibilità di sopravvivere in natura sono nulle. Particolarmente difficile, spiega il professor Gordon Burghardt è il momento in cui questo serpente con due teste deve nutrirsi perché le due teste lottano per ogni boccone, il che rende questa creatura anomala estremamente vulnerabile.

Parte è casualità ma a volte è colpa nostra

animali con due teste cosa succede
Due teste (foto da Canva) – ecoo.it

Esattamente come succede nei gemelli siamesi, lo sviluppo degli animali con due teste inizia con un embrione che cerca di suddividersi in due esseri separati ma che poi, a un certo punto smettono di essere divisi e finiscono con l’avere parte del corpo condiviso. Le possibilità che ci siano rettili a due teste o comunque con malformazioni sono maggiori comunque rispetto ai mammiferi. Il motivo principale è che il modo in cui i rettili nascono, ovvero da uova che vengono deposte in un nido su cui non c’è da parte del genitore controllo totale, espone i giovani esemplari in formazione alle influenze esterne.

E tra queste influenze esterne ci sono quelle causate dal genere umano. Radiazioni e varie forme di inquinamento sono tra i responsabili probabili di alcuni casi di soggetti deformi. Uno dei casi più eclatanti si è verificato nel 2009 in Australia nella zona del Queensland dove secondo alcuni scienziati in un bacino d’acqua si è assistito ad un moltiplicarsi di pesci con due teste proprio a causa della esposizione prolungata a una serie di pesticidi.