Scarpe con animali: Iris Schieferstein e le sue creazioni di moda [FOTO]

[galleria id=”1479″]Moda e tutela ambientale a volte possono andare molto d’accordo. Ma certe volte, purtroppo, questo non accade. E’ il caso delle ormai celebri creazioni di una stilista tedesca, Iris Schieferstein, che ha deciso di effettuare una vera e propria provocazione, mettendo a punto degli accessori per l’abbigliamento che non solo si ispirano totalmente agli animali, ma sono realizzati utilizzando proprio delle parti di animali. Una tipologia di moda che non può lasciare indifferenti. Se osservate le immagini della fotogallery, noterete che le creazioni della stilista sono per la maggior parte scarpe, anche se spiccano cappelli e oggetti per l’arredamento. Tutto realizzato usando parti di animali.

Così possiamo notare scarpe con zampe di animali, cappelli e calzature con colombe imbalsamate, lampadari con volatili in posa. Prodotti di moda e di design, che suscitano parecchie riflessioni per il modo in cui sono stati realizzati.
La stilista ha realizzato questi accessori utilizzando parti di animali prese dalla macelleria di fiducia. Tra l’altro in precedenza usava del materiale che trovava per strada e tra i rifiuti, tanto che questa pratica, illegale in Germania, le ha causato anche dei problemi con la giustizia.
Insomma, niente a che vedere con la moda ecosostenibile e con il green style. La scelta stravagante della stilista ha causato infinite polemiche tra gli animalisti e tra tutte quelle persone che non possono fare a meno di notare le scelte che ci sono dietro queste creazioni.
Eppure sono in molti ad apprezzare scarpe e cappelli della stilista, tanto che questi accessori vengono considerati anche particolarmente preziosi (la cantante Lady Gaga le ha indossate) e costano anche dai 3.900 dollari in su.
C’è quindi davvero chi vuole indossare aculei di ricci o con zoccoli di cavalli? Le creazioni di Iris Schieferstein sembrano rispondere in modo affermativo.
Le scarpe, stivaletti o cappelli messi a punto con zoccoli di cavalli, colombe bianche vere, pelle di serpenti, pellicce e ossa di animali si possono considerare almeno accessori, se non discutibili, senza dubbio provocatori, che hanno da sempre fatto infuriare gli ambientalisti per le materie prime con le quali sono stati realizzati.
La stilista ha dovuto spesso reagire alle proteste degli animalisti e ha risposto sempre in modo molto chiaro alle critiche ricevute: “Molti dicono che le mie creazioni sono brutte e ho ricevuto anche minacce di morte da un gruppo animalista. Ma penso che si tratti di persone infelici. La maggior parte di loro ama i cani più degli umani, dimenticando che i cani non sono vegetariani. In ogni caso, se a qualcuno non piace la mia arte a me non crea nessun problema”.
Una passione, quella della stilista tedesca, molto personale e audace, una forma di arte veramente particolare, capace di far riflettere su quanto, quotidianamente, riusciamo a rispettare i nostri amici animali e su quanto facciamo per tutelarli in modo concreto.