Riduzione delle emissioni: la nuova Roadmap 2050 europea

riduzione emissioni roadmap 2050 europaIn tema di riduzione delle emissioni è stata pubblicata nella giornata di ieri la nuova Energy Roadmap 2050 europea, che traccia le linee guida per arrivare nel corso dei prossimi decenni ad una situazione migliore dal punto di vista della sostenibilità ambientale. Nel giro di quarant’anni l’Europa, seguendo delle regole ben precise, potrebbe arrivare ad un processo di riduzione delle emissioni davvero notevole. L’obiettivo infatti è quello di raggiungere nel 2050 la percentuale dell’80-95% di emissioni in meno. La Commissione preposta alla creazione di questa Roadmap ha fatto notare che in realtà al momento non esistono decisioni concrete su come agire nei prossimi anni.

Per questo motivo è di fondamentale importanza riuscire ad elaborare delle linee guida che tutti i Paesi europei dovrebbero seguire per migliorare la tutela ambientale. Ci sono comunque diversi modi per ottenere questo risultato. Innanzi tutto si potrebbe ad esempio puntare sull’efficienza energetica e sul risparmio, oppure sulla diversificazione delle tecnologie dedicate alla produzione dell’energia.
 
Un’altra possibilità per ridurre le emissioni nel corso dei prossimi decenni è ovviamente quella di puntare molto sulle fonti di energia rinnovabile in modo da riuscire a coprire il 75% del fabbisogno di energia in Europa entro il 2050.
 
Altra ipotesi della Commissione Energy Roadmap 2050 è quella di evitare la costruzione di centrali nucleari in futuro, lasciando che sia la tecnologia basata sulla produzione di energia da fonti fossili a prevalere.
 
Andrea Boraschi di Greenpeace Italia ha commentato con queste parole la nuova Roadmap: “La Roadmap dimostra che investire su rinnovabili ed efficienza non comporta costi aggiuntivi rispetto all’uso delle fonti più inquinanti. Sta ora al Parlamento Europeo e ai governi dell’UE impegnarsi per obiettivi ambiziosi e vincolanti per lo sviluppo dell’energia da fonti rinnovabili da qui al 2030, così da mettere l’Europa sulla strada dello sviluppo economico e tecnologico, consolidando la leadership nella protezione del clima”.