Plumbago, gli esperti svelano un segreto imperdibile

Voglia di una pianta che non abbia bisogno di chissà quali accorgimenti per crescere? Date un’occhiata alle caratteristiche del plumbago e a come fare per farlo fiorire.
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Petali di una pianta di plumbago-Adobe Stock-Ecoo.it
Avete mai sentito parlare del plumbago? Si tratta di una pianta che non ha bisogno di chissà quali accorgimenti per poter crescere. Un discorso diverso va fatto se si desidera avere una fioritura “abbondante” che possa dare un tocco in più all’ambiente. In questo caso, bisogna seguire alcuni consigli per avere un plumbago pieno di fiori. Curiosi di scoprire quali sono le attenzioni da avere per riuscire nell’impresa?
Come tutte le piante, anche questa ha bisogno di essere conosciuta bene prima di essere “trattata”. Bisogna conoscere bene quali sono le sue necessità per poter agire nel migliore dei modi. Ma non spediamo altro tempo e andiamo a scoprire nel dettaglio come procedere per prendersi cura della pianta senza il rischio di dover mettere a repentaglio la sua fioritura o, ancora peggio, la sua salute.

Esposizione al sole del plumbago: quante ore deve stare alla luce?

Per quanto riguarda l’esposizione, il plumbago è una pianta che ha bisogno di molta luce. Questo perché proprio dai raggi del sole prende l’energia. Nello specifico, deve avere luce per almeno 6 ore ogni giorno. Una luce che non deve essere troppo intensa (l’ideale è optare per l’esposizione ad est).
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Plumbago-Adobe Stock-Ecoo.it
Meglio farle prendere luce evitando il sole delle ore centrali. Per quanto riguarda le annaffiature invece? Sappiate che questa pianta ne ha molto bisogno. Procedete con le innaffiature almeno una volta a settimana. In questo modo si eviterà che la pianta possa entrare in stato di insofferenza.

Altri consigli utili sulla cura del plumbago

quanto innaffiare plumbago
Annaffiatoio-Adobe Stock-Ecoo.it
Una mancanza di acqua, infatti, potrebbe provocarle stress che ostacolerebbero la fioritura. Il terriccio deve essere sempre ben nutrito (scoprite anche come innaffiare le piante anche se siete in vacanza), magari con dei concimi fai da te a base di potassio. In quanto ai fertilizzanti, avete il via libera ma optate per quelli che hanno una grande quantità di azoto all’interno per poter fare il bene della pianta.
Come avete potuto notare, bastano dei piccoli accorgimenti per riuscire nell’impresa. Come per tutte le piante, la parola d’ordine è pazienza. Soltanto con tanta cura e costanza, infatti, si potrà riuscire ad ottenere dei buoni risultati. Una pianta adatta anche a chi si sta avvicinando al mondo del giardinaggio da poco e non ha chissà quale dimestichezza. Cosa aspettare allora? E’ giunto il momento di rimboccarvi le maniche!