Petunia, la fioritura quanto dura: tutto quello che devi sapere

Volete abbellire la vostra casa o il vostro giardino con dei bellissimi fiori? Allora la scelta migliore sono le petunie, soprattutto se non avete il pollice verde. Tutto quello che c’è da sapere per farle crescere senza troppa fatica.

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Petunie-Adobe Stock-Ecoo.it

Molto spesso, soprattutto per chi non ha il pollice verde, è utile trovare esemplari di piante che possono dare delle fioriture ed essere resistenti per durare tutto l’anno. Una delle piante che corrisponde a questa descrizione è sicuramente la petunia. Infatti questa pianta, originaria del Sudamerica, e quindi abituata ad un clima abbastanza caldo, è perenne e riesce a dare delle fioriture dai colori vivaci che vanno dal blu al viola fino al bianco al e al rosa.

L’origine del suo nome deriva dal termine petum, che significa tabacco, proprio per la somiglianza dei fiori alla pianta di tabacco. In Italia si trova molto spesso ad adornare soprattutto dei balconi grazie ai suoi colori che danno una esplosività di lucentezza. Ma non perdiamo altro tempo e andiamo a scoprire nel dettaglio come fare per farla crescere nel migliore dei modi senza il rischio di vederla morire.

Petunia surfinia: come farla crescere al meglio

Questa pianta riesce anche a distribuirsi in spazi molto ampi grazie a dei fusti che possono andare da un’altezza di 20 cm fino a un massimo di 60 cm. Presentano moltissime ramificazioni da cui sporgono delle foglie dal colore verde acceso e dei fiori che possono avere una forma a trombetta oppure tubulare. Il fiore di questa pianta è estremamente caratteristico e ha generalmente 5 petali.

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Fioritura-Adobe Stock-Ecoo.it

È bene sapere che questa pianta, anche se in Sud America è presente da moltissimo tempo, in Europa è arrivata abbastanza tardi (circa nel diciannovesimo secolo). In particolare, la specie di petunia che troviamo generalmente in Italia è la cosiddetta petunia surfinia, nata appunto dagli incroci sviluppati in Giappone, e in grado di resistere a dei climi molto più rigidi.

Come abbiamo anticipato, questa pianta non necessita di particolare attenzione. Tuttavia vi devono essere delle piccole attenzioni da mettere in atto quasi giornalmente. Per prima cosa bisogna sapere che la fioritura della petunia avviene a metà della primavera e si protrae fino alla metà dell’autunno.

Per preparare la pianta a fiorire bene, bisogna eliminare i fiori ormai appassiti. Attenzione anche all’irrigazione. Bisogna farlo soprattutto nel periodo più caldo dell’anno mentre, nelle stagioni più fredde, bisogna limitarle. Un altro elemento da tenere in considerazione è sicuramente la posizione: predilige luoghi soleggiati e ha bisogno di ricevere la luce diretta del sole, soprattutto nelle ore non calde della giornata (per almeno sei ore).

La petunia è una pianta che si addice molto a balconi e a terrazzi, soprattutto perché può essere coltivata in vasi che devono essere abbastanza larghi per contenere l’apparato radicale della pianta. Se posizionate in prossimità di ringhiere, possono svilupparsi a cascata.

Molto importante anche il terreno che deve essere ben drenante. Posizionate alla base del vaso dell’argilla espansa oppure della perlite, utilizzando sempre dei vasi che contengono dei fori sul fondo, in modo tale che l’acqua in eccesso possa essere espulsa dalla pianta stessa e non dare luogo a ristagni idrici che possono portare non pochi danni alla pianta.

Altre accortezze da non sottovalutare

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Fiori-Adobe Stock-Ecoo.it

Un’altra accortezza che si deve avere sicuramente è fare attenzione all’umidità e alla temperatura che non deve essere mai inferiore ai 10 °, soprattutto nel periodo invernale bisogna stare molto attenti e proteggere anche la pianta con dei teli in tnt in modo tale che il terreno non raggiunga mai questa temperatura.

È bene non dimenticare che questa pianta può essere anche attaccata da parassiti come, per esempio, il mal bianco. Questa infezione da funghi si manifesta generalmente quando iniziano ad essere più frequenti le piogge e, quindi, aumenta l’umidità. Proprio per questo motivo è bene andare a valutare sempre la pianta quotidianamente e capire nel minor tempo possibile il grado di infestazione.

Un altro parassita che può andare ad attaccare la pianta è sicuramente il ragnetto rosso e, in questo caso, bisogna verificare la sua presenza, vedendo se ci sono le classiche ragnatele, soprattutto nelle zone particolari della pianta, ovvero nelle intersecazioni dei rami. La cosa migliore è eliminare la zona colpita, in modo tale da eliminare ed estirpare queste infestazioni.