Perché questo ortaggio non dovrebbe mai mancare nel tuo frigo..che sorpresa…

Ricco di proprietà benefiche per l’organismo, questo ortaggio risulta versatile in cucina e indispensabile nell’orto. Ecco perchè

Porri (Foto Adobe Stock)

Il porro è un ortaggio da bulbo biennale, con un ciclo produttivo annuale, molto simile dal punto di vista botanico all’aglio e alla cipolla. Ha forma allungata, cilindrica, con foglie contrapposte, spesse, di colore verde all’apice e bianco verso il bulbo, dal quale si protendono le radici. Le radici nella parte basale sono unite quasi a formare un fusto cilindrico che, non ricevendo luce perchè coperto dalla terra, è di colore bianco e ha un leggero rigonfiamento.

Proprio questo rigonfiamento è la parte principalmente utilizzata in cucina. Il porro fiorisce il secondo anno in tarda primavera generando un lungo stelo eretto con un’infiorescenza di notevoli dimensioni, di forma quasi sferica dove sono presenti centinaia di piccolissimi fiori bianchi con sfumature rosate.

Porri (Foto Adobe Stock)

Il porro è facile da coltivare anche sul balcone. Rustico, pratico e molto produttivo non richiede molte attenzioni. Necessita di terriccio universale mischiato al compost e di un’esposizione ben illuminata ma non esposta al sole diretto nelle ore più calde. Dopo 5 o 6 mesi dalla semina o dopo 4 mesi dalla messa a dimora. Per la coltivazione è possibile utilizzare un vaso rettangolare, possibilmente in terracotta per proteggere le piantine dagli sbalzi di temperatura.

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Il porro è un buon diuretico e depurativo e per queste sue caratteristiche viene impiegato come aiuto nel contrasto a obesità, infiammazioni renali, gotta e il colesterolo. Come la cipolla e l’aglio, il porro svolge un’azione antibatterica e antisettica. Svolge un’azione mineralizzante e depurativa lassativa, pulisce e lubrifica le pareti intestinali per via della presenza di cellulosa. Per sfruttare le sue proprietà è preferibile consumarlo crudo poichè la cottura distrugge gli enzimi e diminuisce la quantità di sali minerali.

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Per la cottura è bene sapere che la parte verde non va buttata. Normalmente è la prima parte ad essere buttata poichè fibrosa e difficilmente digeribile. Tuttavia, questa parte del porro è perfetta dopo una lunga cottura nei minestroni e dà all’insieme quel profumo caratteristico e vagamente dolce del porro fresco.