L’ortensia in vaso è sofferente: c’è il trucco per curare la pianta

Per evitare che l’ortensia in vaso sia troppo sofferente, c’è il trucco: come curare la pianta e ridarle una nuova vita.

ortensia in vaso
Ortensia in vaso sofferente (Pixabay) – Ecoo.it

I fiori delle ortensie, i cosiddetti corimbi, illuminano le nostre case giorno dopo giorno, sia che scegliamo di tenere la pianta in vaso, che se invece la mettiamo in giardino. Lo spettacolo di colori, anche per i nostri ospiti, sarà garantito ma al contempo dobbiamo essere consapevoli che per prendersi cura di questa pianta occorre tanta pazienza e soprattutto sapere bene come comportarsi se “va in crisi”. Con l’arrivo dell’autunno, se hai questa pianta in giardino, devi ricorrere a una serie di accorgimenti per farla ritornare rigogliosa in primavera.

Cosa fare con l’ortensia in vaso quando è sofferente

Come comportarsi con l’ortensia (Pixabay) – Ecoo.it

Sono tanti poi che al primo segnale di sofferenza della pianta, pensano sia il momento di buttarla, eppure prima di gettarla via, puoi provare a salvare la tua ortensia. Uno dei motivi per cui uno pensa sia giunto il momento di buttare via l’ortensia è che la vede sofferente in un vaso. Cosa significa? Semplicemente che le foglie seccano molto velocemente e la pianta non sembra riprendersi.

La prima cosa da fare è dunque valutare se la pianta sia ben idratata: dobbiamo analizzare le foglie. Se queste sono basse e raggrinzite, probabilmente manca acqua, ma bisogna agire anche in fretta, in pochi giorni infatti un cespuglio di una certa dimensione potrebbe morire.

Nello stesso tempo, è chiaro che tanta acqua e tutta insieme produrrebbe un effetto contrario a quello sperato: per cui, va bene l’idratazione della pianta, ma questa deve avvenire bagnandola spesso e poco per volta. Una volta che ci accorgiamo che la pianta si sta riprendendo, torniamo a innaffiarla con regolarità, comunque sempre una volta al giorno.

In questo caso, è importante non bagnare la pianta ma il terreno e perciò la scelta del terriccio che si utilizza diventa fondamentale. Scegliamone uno che sappia trattenere a lungo l’acqua e che al contempo eviti continui ristagni. Si tratta di tante piccole operazioni che se fatte nel modo giusto contribuiranno alla nostra ortensia di riprendersi anche se la lasciamo nel vaso.

Altri trucchi per salvare la pianta anche nei mesi più freddi

L’acqua dunque è un salvavita per l’ort l’unico trucco ensia, ma non èper farla star meglio anche nei mesi più freddi: sia in estate che in inverno, ad esempio, l’ortensia deve mantenere una temperatura costante. E se d’estate non deve superare i 18 gradi, restando dunque “fresca”, d’inverno bisogna stare attenti a non farle prendere freddo.

Bisogna poi ricordare che l’ortensia può essere intaccata da diverse malattie, come oidio, cercospora, muffa grigia, ecc. In questo caso, bisogna avere la capacità di comprendere i sintomi e dare uno sguardo alle possibili soluzioni con antiparassitari. Inoltre, un terreno grasso, con concime organico e acido, è un’altra delle soluzione per vedere crescere bene la propria pianta.

Questo perché l’ortensia mangia il doppio delle altre piante e anche l’abbeveraggio è doppio, sebbene il terreno debba comunque risultare compatto, per evitare i ristagni d’acqua. Infine un’ultima accortezza per chi coltiva l’ortensia non solo in vaso, ma anche in giardino: questa pianta odia il troppo sole e quindi va evitata sempre l’esposizione diretta per troppo tempo. Sarebbe dunque preferibile tenerla all’ombra.