Il limone è uno dei cibi più utilizzati in cucina, soprattutto per le sue tante proprietà: ecco perché conservarlo in frigo o meno è importante per la nostra salute.
Con il suo sapore aspro e inconfondibile, il limone può essere incoronato come uno dei cibi da condimento più usati in cucina. Ma questo agrume si contraddistingue anche per la sua lunga lista di proprietà date dalle sostanze che lo compongono. Ricco di antiossidanti e con un’alta azione antibatterica e antinfiammatoria, il limone è anche carico di vitamina C e potassio che lo rendono uno degli alimenti più salutari.
Molto utilizzato anche per le sue proprietà diuretiche, dissetanti e antinfiammatori, questo frutto viene consumato spesso anche da solo. Premuto in un bicchiere d’acqua, il suo succo può sia liberare dalla sensazione di aridità che purificare il nostro corpo dalle tossine in eccesso. C’è però da tenere presente che il limone contiene anche l’acido citrico, il quale gli conferisce il tipico sapore aspro. Di seguito, vediamo i suoi benefici e come conservarlo al meglio.
I benefici e le controindicazioni del limone
Proprio per la sua composizione molecolare molto ricca, il limone si presenta così come uno dei frutti che apporta più benefici al nostro corpo. Consumarlo con regolarità non comporta nessuna controindicazione specifica, così come il suo metodo di consumo è del tutto soggettivo. Il succo di limone, ad esempio, viene molto spesso ingerito un bicchiere al mattino come effetto depurativo.
Sebbene non ci siano degli effetti collaterali rischiosi, è sempre bene consumare il limone al mattino con parsimonia e non per periodi prolungati. Questo soprattutto nel caso in cui si soffra di problemi all’apparato digestivo come ad esempio nei casi di gastrite, reflusso gastrico o ulcera. In queste circostanze, è bene non abusarne per evitare che l’acidità del limone possa corrodere la zona già irritata e sensibile. Per tutti questi motivi, metterlo in frigorifero non altera le sue proprietà ma la sua conservazione varia l’effetto sul nostro corpo.
Il limone in frigo: sì o no? La risposta
Il limone è prima di tutto un frutto, in quanto tale è ricco di acqua. Per questo può essere messo in frigorifero come tutta la frutta ma bisogna fare attenzione a consumarlo in un breve periodo, altrimenti tenderà ad asciugarsi. La temperatura del frigorifero, dunque, e la non esposizione all’aria tenderà a far ritrarre il succo e ad accelerare il suo processo di maturazione. Ciò comporta una buccia opaca e secca.
Il metodo migliore per conservarlo in frigorifero è metterlo in un recipiente pieno di acqua.
Mantenere il limone sempre idratato permetterà alla polpa del succo interno di essere sempre carico e gonfio, evitando che si inaridisca. Se però passa un lasso di tempo più lungo da quando è stato messo in frigorifero fino al suo consumo, bisognerà fare attenzione che non si crei la muffa. Quindi il limone sì, può essere messo in frigorifero ma deve essere conservato con la massima cura come se fosse una pianta, sempre ben idratato. Altrimenti può fare male, nel caso in cui si formi la muffa se non viene consumato nell’immediato.
La muffa non è altro che una proliferazione di batteri che nascono in una situazione di umidità: asciugandosi in un ambiente freddo come quello del frigorifero, per contrasto il limone può andare incontro più facilmente a questo processo. La muffa, infatti, provoca problemi cardiocircolatori e respiratori non indifferenti, danneggiando cuore e polmoni. Ma il timore che che il limone ammuffisca è anche per gli altri cibi contenuti in frigorifero, che possono contagiarsi.