Kata, le parole agghiaccianti della madre prima dell’ispezione in hotel

I carabinieri stanno eseguendo una nuova grande ispezione presso l’hotel Astor, la struttura dove viveva la bambina scomparsa da Firenze sabato scorso.

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Carabinieri (mino21 – Adobe Stock) – Ecoo.it

Ancora senza esito le ricerche della piccola Kata, la bambina di 5 anni di cui si sono perse le tracce più di una settimana fa da Firenze. I carabinieri, che si stanno occupando delle indagini, questa mattina hanno dato il via ad una nuova grande ispezione presso l’hotel dove vive la bimba insieme alla sua famiglia.

Prima dell’ispezione, la mamma ha ammesso di sperare che la piccola non venga trovata nello stabile perché significherebbe che non sia più viva. “Io – ha concluso-  spero invece che lo sia“.

Kata, nuova ispezione presso l’hotel Astor

Questa mattina, domenica 18 giugno, i carabinieri stanno eseguendo una maxi ispezione presso l’hotel Astor di Firenze, la struttura dove vive Kata, la bambina di soli 5 anni scomparsa sabato 10 giugno. La piccola è stata vista per l’ultima volta proprio nel cortile dell’ex albergo mentre giocava con altri bimbi.

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Carabinieri (Foto da Canva) – Ecoo.it

All’ispezione, coordinata dal pubblico ministero Christine von Borries, prenderanno parte anche gli uomini del Gis (Gruppo d’intervento speciale), quelli del Ros (Raggruppamento operativo speciale) e del Sis (Sezioni Investigazioni Scientifiche) dei carabinieri. Per permettere il sopralluogo approfondito, l’ex hotel, per cui il Gip ha disposto il sequestro preventivo, ieri è stato sgomberato dagli occupanti.

Per gli inquirenti, scrive la redazione di Leggo, l’ipotesi al momento più accreditata è quella del rapimento e non escludono che la piccola Kata possa essere rimasta all’interno dell’immobile di via Marigiliano.

La madre della bimba ha rilasciato alcune dichiarazioni affermando: “Spero che non la trovino qui dentro, perché sennò significherebbe che Kata non è più viva – come riporta LeggoInvece io spero che lo sia“.

Il possibile movente

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Carabinieri (Foto da Canva) – Ecoo.it

Come anticipato, gli investigatori ipotizzano possa essersi trattato di un rapimento ed il movente sarebbe direttamente collegato al tentato omicidio di Santiago Manuel Medina Pelaez, l’uomo, lo scorso 28 maggio, sarebbe stato spinto da una finestra al terzo piano dell’immobile. Nonostante la caduta da un’altezza di circa otto metri, Pelaez si è salvato.

Tutto sarebbe nato dal conflitto che sarebbe scoppiato nell’ambito dell’occupazione abusiva dell’ex albergo che risulterebbe occupato da settembre dello scorso anno.