Hai mai visto una giraffa appena nata? Impressionante quello che accade al suo collo – VIDEO

Ti è mai capitato di imbatterti in un esemplare di giraffa appena nata? Quello che accade al suo collo è davvero impressionante: il video che immortala la scena

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Giraffa appena nata: cosa accade al suo collo? (YouTube) – ecoo.it

Quest’oggi analizzeremo una peculiarità che quasi nessuno di voi conoscerà a proposito delle giraffe. Si tratta del più alto mammifero vivente, nonché del ruminante di dimensioni maggiori. Caratteristiche per le loro gambe chilometriche e per il collo lunghissimo, le giraffe possono addirittura oltrepassare i 6 metri di altezza.

La loro dieta è particolarmente variegata, trattandosi di una specie che ha necessità di ingerire oltre 30 kg di foglie al giorno. In aggiunta a ciò, questi giganteschi mammiferi si cibano anche di frutta, arbusti ed erba. Tra l’altro, in anni recenti, sono stati osservati comportamenti alquanto insoliti da parte di alcuni esemplari, immortalati nell’atto di cibarsi di ossa. Il motivo? Quest’ultime sarebbero fonte di calcio e fosforo per tali mammiferi, che nel masticarle si assicurerebbero una dose sufficiente di tali sostanze.

Per quanto concerne la riproduzione, la gestazione della giraffa dura in media 15 mesi. Al termine di tale periodo, il cucciolo che viene al mondo è un esemplare che sfiora già i 2 metri di altezza e i 100 kg di peso. Il nuovo nato, pur essendo fin da subito in grado di camminare, incontra qualche difficoltà nel momento in cui si ritrova a dover gestire il suo lungo collo. A tal proposito, vi è mai capitato di vedere il video di una giraffa appena nata? Se la risposta è no, state per assistere proprio ad una sequenza di tal genere.

La giraffa appena nata ha problemi con il collo: impressionante quello che accade – VIDEO

Nel video che state per visionare, caricato all’interno del nostro canale YouTube, assisterete ad un tenerissimo esemplare di giraffa appena nata, che manifesta qualche problematica nel momento in cui si approccia per la prima volta al suo pisolino. Come riportato all’interno della clip, il cucciolo immortalato ha solamente 12 ore di vita, pur presentando già delle dimensioni davvero imponenti.

Mentre gli esemplari adulti tendono a dormire in piedi – accovacciarsi al suolo, per una giraffa, vuol dire porsi in una posizione di estrema vulnerabilità -, per i cuccioli appena nati la situazione è diametralmente opposta. Quest’ultimi, come rivela la clip, incontrano delle difficoltà nel momento in cui debbono appisolarsi; il tutto, ovviamente, si verifica a causa del loro collo.

La dimensione spropositata di questa parte del corpo, nella fattispecie, crea non pochi problemi ai cuccioli di giraffa. L’esemplare ritratto nella clip, come si intuisce, non riesce proprio a comprendere in che maniera posizionare il lungo collo per poter riposare placidamente. Ad osservare la scena, non si può far a meno di lasciarsi scappare un sorriso: il tenerissimo cucciolo, che ondeggia in avanti e all’indietro in preda al sonno, deve ancora imparare ad “essere una giraffa”.

I movimenti effettuati dall’esemplare, a differenza di quel che potreste pensare, non gli arrecano alcun tipo di danno o di dolore fisico. Semplicemente, il cucciolo deve ancora prendere dimestichezza col proprio corpo e con le proprie dimensioni. Prima o poi, anche questa tenerissima giraffa sarà in grado di dormire in piedi, proprio come è accaduto ai suoi parenti adulti.

In Angola, dopo un’assenza di 30 anni, ricompaiono le giraffe: come è avvenuta la ripopolazione

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La giraffa non riesce a “gestire” il collo (YouTube) – ecoo.it

Con i loro 6 metri di altezza ed un peso che sfiora la tonnellata e mezzo, le giraffe sono i ruminanti più grandi al mondo, nonché tra le specie che rischiano maggiormente l’estinzione. Per tale motivo, in Angola (Africa centrale), si è deciso di attuare un’operazione di ripopolamento di tali mammiferi. Il tutto si è verificato entro i confini del Parco Nazionale di Iona, dove tali animali erano scomparsi da oltre 30 anni.

L’assenza di giraffe, come sottolineato, stava mettendo in serio pericolo la biodiversità della zona. Motivo per il quale, il Governo locale ed una serie di associazioni attive sul campo si sono adoperate per trasportarne 14 esemplari – 7 maschi e 7 femmine – direttamente dalla Namibia. Al termine di un viaggio durato ben 36 ore, finalmente, questi esemplari sono tornati a ripopolare il Parco Nazionale di Iona in Angola.

La progressiva diminuzione del numero di giraffe, che ha come cause a monte la sottrazione di habitat, nonché attività quali il bracconaggio, ha contribuito a porre l’attenzione su tale specie, a rischio estinzione. Questi immensi ruminanti, di estrema bellezza e maestosità, debbono essere preservati a qualunque costo.