La Germania è divisa: azzerare l’iva su frutta e verdura si o no?

La Germania, dopo la proposta di rimuovere l’Iva su frutta e verdura, è divisa a metà. Il motivo di questa proposta è incredibile
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Germania – Adobe – Ecoo.it
Dalla fine della Seconda Guerra Mondiale, nel settembre del 1945, le nazioni vincitrici del conflitto decisero di applicare quanto deciso durante l’incontro di Yalta, avvenuto tra il 4 e l’11 febbraio dello stesso anno. In Crimea, Roosevelt, Stalin e Churchill decisero, oltre alla creazione dell’ONU, al posto della fallimentare Società delle Nazioni, il futuro della Germania che sarebbe stata smembrata ma soprattutto divisa.
Un divisione che è culminata, nel 1961, con la creazione del Muro di Berlino che ha gettato le basi per la Guerra Fredda. Una divisione rimasta tale fino al 1989. Ma dopo quasi 34 anni dalla demolizione di questo e la riunificazione del Paese, ora la Germania è nuovamente divisa. Questa volta però è divisione figlia di un’idea partorita dal governo di Berlino.

Germania divisa sulla rimozione dell’IVA

Al Reichstag, nei giorni scorsi, è arrivato il rapporto del comitato scientifico sulla nutrizione dei cittadini. E i dati non sono dei migliori: perché la Germania è ultima nel consumo di vertdura in tutta Europa. Un dato preoccupante che ha portato il Governo teutonico all’azzeramento dell’IVA su frutta e verdura. Infatti si ritiene che tramite la rimozione di questa, i tedeschi potrebbero scegliere, visto un prezzo più basso, a comprare e consumare più prodotti provenienti dalla terra, favorendo anche un dieta più salutare.
Un piano che prevede, mantenendo l’IVA su carne e pesce, un consumo minore di questi ma soprattutto ridurre, quanto possibile, il costo del carrello della spesa che, a causa della guerra tra Russia e Ucraiana, ha aumentato l’inflazione. E con questi dati Cem Özdemir, ovvero il Ministro dell’Alimentazione e dell’Agricoltura, si è fatto portavoce dell’iniziativa affermando come la rimozione dell’IVA su frutta e verdura potrebbe essere un segnale importante. Ma soprattutto un incentivo per consumare cibi più sani, ma che soprattutto l’acquisto di questi non sia legato alla questione di reddito.

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Ma proprio la questione inerente al reddito e alla rimozione dell’Iva su frutta e verdura, apre una piccola crisi di Governo. Non a caso all’interno della cosiddetta coalizione semaforo della maggioranza – composta da SPD, Verdi e FDP, la proposta del Ministro dell’Alimentazione e dell’Agricoltura, appartenente ai Verdi non ha trovato l’appoggio del SPD, ovvero del Partito Social Democratico. Infatti Lars Klingbeil, il segretario di quest’ultimi, si interroga sul perché chi ha un buon redditto dovrebbe ottenere la riduzione dell’Iva su frutta e verdura.  Anche il Ministro delle Finanze Christian Lindner del FDF che, a modo suo, boccia questa iniziativa affermando: “I prodotti alimentari sono già soggetti ad una aliquota Iva ridotta. Non sono allo studio iniziative per modificare la situazione vigente”.