Equinozio di primavera 2015: quando la natura sboccia [FOTO]

[aptica-gallery id=”55297″]L’equinozio di primavera 2015 sancisce il passaggio dall’inverno alla primavera. La natura vive una situazione di risveglio, facendo sbocciare tutte le meraviglie della nuova stagione. L’evento è alla base anche di tante tradizioni, che corrispondono a questo momento così importante dal punto di vista astronomico. Si tratta di un momento da sottolineare, perché da sempre è stato celebrato, anche nelle tradizioni, come un momento di passaggio fondamentale per il nostro pianeta. Anche nell’immaginario collettivo, infatti, è stato visto sempre come l’aprirsi della vita, che si schiude dopo un periodo buio e sterile per la natura. Vediamo di scoprirne di più su questo periodo dell’anno.

L’equinozio di primavera 2015
L’equinozio di primavera 2015 cade proprio venerdì 20 marzo, alle 22:45. Con questo istante inizia la primavera astronomica, la quale si differenzia da quella meteorologica, che è iniziata con l’arrivo del mese di marzo. Proprio in questo momento inizia il giorno polare nella zona dell’Artide: il sole non tramonterà più fino all’equinozio di autunno. Inoltre in Antartide inizia il periodo di notte, che comprende sei mesi di oscurità. L’inizio della primavera è visto da molte culture come un giorno di rinascita e diversi significati religiosi lo associano ai concetti di fertilità e di risurrezione.
L’equinozio
L’equinozio di primavera non cade sempre lo stesso giorno. Può essere il 19, il 20 o il 21 marzo. Questo giorno, il cui significato letterale è quello della notte uguale al dì, è stato stabilito dal Concilio di Nicea nel 325 d.C. e poi è stato confermato da Papa Gregorio XIII nel 1582. In particolare il termine dovrebbe indicare un istante specifico. Si tratta del punto in cui il sole attraversa l’orizzonte celeste e tocca il punto vernale, che indica l’intersezione tra l’eclittica e l’equatore celeste. In tutto questo il sole passa dall’emisfero australe a quello boreale. Naturalmente, in realtà, non è il sole che si muove. E’ il nostro pianeta che, nel suo processo di rivoluzione, raggiunge un particolare punto della sua orbita, in cui apparentemente il sole sembra compiere questo passaggio. Esattamente il punto corrisponde a quello in cui l’asse terrestre è quasi parallelo al sole, facendo in modo che i suoi raggi arrivino perpendicolarmente sulla superficie terrestre. L’equinozio di primavera ogni anno tende ad arrivare in anticipo rispetto a quello precedente. Tutto ciò è determinato da un fenomeno celeste conosciuto dagli esperti con il nome di precessione dell’asse terrestre. Si tratta di una situazione che è provocata dal fatto che la Terra non ha una forma perfettamente sferica e dalle forze che il sole e la luna esercitano sul nostro pianeta. Proprio per rimediare a questa tendenza all’anticipo, sono stati introdotti gli anni bisestili.
Le tradizioni
Fin dall’antichità, il giorno dell’equinozio è stato un momento dedicato alla festa. Basti pensare al termine Easter, che in inglese indica la Pasqua. Per comprendere meglio il significato di tutto ciò, dobbiamo sapere che proprio la dea Eostre era, fra i popoli nordici pagani, quella assimilabile a Venere, la quale era legata all’arrivo della primavera e al sopraggiungere della fertilità dei campi. A questa dea era sacra la lepre, animale considerato in molte tradizioni un vero e proprio simbolo di fertilità. I Celti, ad esempio, consideravano questo animale come un essere divinatorio, mentre i Britannici lo associavano alla divinità della luna. La stessa dea Eostre veniva raffigurata con una testa di lepre. Si credeva che la dea, raffigurata come lepre, deponesse l’uovo della nuova vita, in modo da segnare la rinascita dell’anno. La pianta sacra dell’equinozio di primavera è il trifoglio. Riguardo a questa pianta si dice che San Patrizio, evangelizzatore dell’Irlanda, la usasse per spiegare la Trinità. Non a caso la festa di San Patrizio, il 17 marzo, cade proprio in prossimità dell’equinozio di primavera.
Il Sole nero
Proprio oggi, nel primo giorno di primavera, cade un’eclisse parziale, quella che è stata chiamata come il Sole nero dell’equinozio. Si tratta dell’oscuramento del Sole, che raggiungerà alcune percentuali degne di nota. Per esempio a Milano si arriverà al 70% della latitudine e a Roma al 60%. La luna ha iniziato il suo transito di fronte al Sole intorno alle 9:24. Alle 10:31 raggiungerà il suo massimo spostamento e sarà possibile vedere una sorta di falce luminosa. Tutto il processo si concluderà intorno alle 11:43. Se le condizioni del meteo lo permettono, possiamo assistere ad uno spettacolo magnifico, utilizzando le protezioni adatte, come i filtri per l’osservazione diretta del Sole. Per osservare in diretta l’eclisse, potete andare sul sito dello Slooh telescope.
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