Danni da smog, lo Stato deve pagare: dove la sentenza

Una sentenza ha previsto un risarcimento dello Stato per le vittime dello smog, a causa del superamento della soglia di inquinamento. Dove?

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Smog (Foto da Unsplash) – Ecoo.it

Quali danni può provocare lo smog sulla nostra salute? L’inquinamento ha conseguenze sui nostri polmoni e può provocare l’insorgenza di infiammazioni, polmoniti, tumori, asma o peggioramento dell’asma. Ma anche di patologie correlate quali malattie cardiovascolari, diabete o ipertensione. E quando a pagare le conseguenze dell’inquinamento sono i bambini la situazione si fa ancora più delicata.

Tanto che in Francia lo Stato è stato condannato dal tribunale amministrativo di Parigi al risarcimento di vittime dello smog. Le due sentenze sono state emesse in favore delle famiglie di due bambini che risiedono in un’area di Parigi altamente inquinata, per la precisione nei pressi del Boulevard Péripherique, la grande via di raccordo che circonda Parigi.

Danni dello smog sulle persone: lo Stato paga ma le cose non cambiano

Il superamento della soglia di inquinamento ha provocato l’insorgenza di bronchiti e otiti nei primi due anni di vita dei bambini, per le cui famiglie sono stati previsti risarcimenti di 2mila e 3mila euro. Una magra consolazione a fronte della realtà dei fatti: secondo l’organismo Santé Publique France, ogni anno sono ben 40mila le persone che perdono la vita per cause legate alle polveri sottili.

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Smog (Foto da Unsplash) – Ecoo.it

Nel 2022, ancora, lo Stato francese aveva dovuto sborsare un risarcimento di 20 milioni di euro a causa della cattiva qualità dell’aria. A un anno di distanza le cose non sembrano migliorate, nonostante la conclamata situazione di emergenza che il nostro pianeta sta affrontando proprio a causa dell’azione inquinante indiscriminata dell’uomo.

Come prevenire il collasso climatico: le misure dell’Unione Europea

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Auto elettrica in ricarica (Foto da Adobe) – Ecoo.it

Ad oggi le misure contenitive e preventive sulle emissioni dannose proposte dall’Unione Europea agli Stati membri prevedono azioni quali la transizione energetica, il passaggio a veicoli elettrici, lo stop alla produzione di veicoli con motori termici a partire dal 2035. Nel frattempo, però, il pianeta continua a pagare le conseguenze dell’azione dell’uomo e i risarcimenti monetari sono magre consolazioni al confronto del probabile collasso climatico di cui parlano numerosi esperti.