Cosa succede se si smette di fumare: molti non lo immaginano

Tutti conosciamo gli effetti nocivi sulla salute della dipendenza dalle sigarette, ma nessuno immagina cosa accade al corpo quando si smette di fumare: scopri i sorprendenti benefici 

Smettere di fumare
Sigaretta (Pixabay)

Gli effetti negativi esercitati dal fumo sull’intero organismo sono ampiamente conosciuti, ma la dipendenza causata dalla nicotina è tale da impedire a molti fumatori di riuscire nell’impresa di smettere. Di natura fisica e psicologica, per vere e proprie crisi di astinenza che impediscono la sospensione dell’abitudine, alimentandone la sensazione di bisogno.

Una sorta di piacere irrinunciabile, un aiuto nei momenti di difficoltà, è così che le sigarette si insinuano nella quotidianità, apportando danni di enorme impatto sulla salute. Aumentano esponenzialmente le probabilità di comparsa di tumori, ma favoriscono anche gravi rischi a carico delle vie respiratorie, con danni a volte permanenti. L’apparato cardiocircolatorio è a sua volta messo a dura prova, per una concausa determinante, nei casi più gravi, di infarti e ictus.

Non sempre la consapevolezza dei rischi che si assumono attraverso tale dipendenza è sufficiente a servirsene per iniziare un percorso di interruzione. In questi casi, al contrario, può essere utile consultare la lista dei benefici che si ottengono eliminando il fumo dalla propria vita. Scopri gli effetti straordinari riscontrabili già nei primi venti minuti dall’ultima sigaretta.

Smettere di fumare: gli effetti inimmaginabili

Smettere di fumare
Smettere di fumare (Pixabay)

Il primo insospettabile dato sull’interruzione del fumo è riscontrabile, contro ogni previsione, nei primi 20 minuti. Riguarda il valore della pressione sanguigna e dei battiti cardiaci, poichè come abbiamo precedentemente visto, il fumo comporta degli effetti sull’apparato cardiocircolatorio. La nicotina aumenta i battiti cardiaci e restringe i vasi sanguigni, che dopo solo questa breve parentesi di tempo, tornano ai normali valori.  Il secondo effetto di cui inizia già a beneficiare l’organismo è la disintossicazione del sangue dal monossido di carbonio, che si produce attraverso la combustione.

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Un processo che inizia dopo 8 ore di astinenza, permettendo un maggiore assorbimento dell’ossigeno. Anche le vie respiratorie vengono coinvolte nel processo di eliminazione degli agenti tossici inalati, con l’espulsione per mezzo della tosse, sintomo che potrebbe presentarsi dopo 24 ore dall’ultima sigaretta. La nicotina a questo punto è ancora presente all’interno dell’organismo, ed è solo dopo 48 ore che inizia ad essere eliminata.

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Medesimo lasso di tempo per riconquistare parzialmente la sensibilità olfattiva e gustativa, che comincia finalmente a ricostruirsi. Dopo un solo mese è già diminuito il fattore di rischio per le patologie collegate alla dipendenza da fumo, che scendono ulteriormente dopo 9 mesi, quando anche i polmoni iniziano a riconquistare la piena funzionalità. Dopo 10 anni il rischio collegato al tumore polmonare viene dimezzato, così come per altri organi, e insorgenze come ictus e infarto sfiorano le cifre di probabilità di un non fumatore dopo 15 anni.