Come capire se il tuo condizionatore è ecologico (e se risparmi)

La crisi energetica e climatica impone alcune inevitabili riflessioni, soprattutto sull’uso del condizionatore. Questo è il modo di capire se è ecologico e permette di risparmiare

Condizionatore ecologico
Condizionatore (Canva)

L’estate più calda degli ultimi tempi sta volgendo al termine, ma è tempo di riflettere sulle risorse energetiche proprio per lo scenario che il surriscaldamento climatico pone dinanzi a noi. Se da una parte l’incremento delle temperature rende sempre più necessario l’utilizzo del condizionatore, al fine di rendere più sostenibile il clima afoso e siccitoso, dall’altra lo spreco di energia peggiora la problematica. Si aggiunge anzi la crisi energetica a influire sull’utilizzo di questo prezioso strumento, che in molte località è già stato limitato nelle condizioni relative all’impostazione dei gradi.

Proprio ora, quando si rivela più necessario che mai, il suo utilizzo è sottoposto a delle necessarie, obbligate o ufficiose restrizioni, al fine di evitare quanto più possibile l’uso spropositato e incontrollato dell’energia. Ora più che mai diventa importante porre l’accento anche sull’ecologia dei mezzi che utilizziamo, utile non solo a definire e circoscrivere l’impatto ambientale. Si rivela cruciale ormai anche abbattere i costi in bolletta, sempre più difficili da sostenere. Questo è il modo per scoprire se il condizionatore è ecologico.

Condizionatore: è ecologico?

Condizionatore ecologico
Condizionatore (Pixabay)

L’uso spropositato del condizionatore al fine di rendere più sostenibili i danni della crisi climatica, con relative temperature bollenti, conduce ad un maggiore impatto di emissioni, che alimentano ulteriormente il surriscaldamento climatico. Si parla sempre più di ridurre i consumi energetici, al fine di sopperire alla crisi climatica quanto quella energetica, a partire proprio da una scelta collettiva e condivisa. Allo stesso modo, la riduzione dei consumi è necessaria anche da un punto di vista economico, in quanto sempre più dispendiosi e insostenibili.

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Il primo modo di porre rimedio è accertarsi che il proprio condizionatore sia ecologico, quindi che determini un basso impatto ambientale, nel contempo garantendo il risparmio in bolletta. Il primo fattore da tenere in considerazione è la classe energetica. L’evidenza viene sottolineata dalla differenza dei consumi energetici tra una classe A e una classe A+++, che li abbatte fino al 50%. Determinante è la tecnologia inverter, fondamentale caratteristica per evitare rilevanti cicli di accensione e spegnimento del motore.

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Consiste nella possibilità di margine di potenza, così da permettere l’opzione dell’accensione al minimo. Anche il tipo di refrigerante ha un impatto incisivo sulla categoria dell’elettrodomestico, altro punto relativo alle emissioni. Per accertarsi di ridurle è cruciale optare per tecnologie di raffreddamento che evidenzino una maggiore un rapporto il più possibile inversamente proporzionale tra efficienza energetica e carica refrigerante. Il più ecologico, di conseguenza al minimo impatto ambientale, è il gas ecologico R32.