Coltelli in cucina: come affilarli senza rischiare di farsi male

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Affilatore per coltelli (foto da Canva) – ecoo.it

I coltelli in cucina sono uno degli strumenti che vengono usati più spesso. Ma proprio l’utilizzo può contribuire a far loro perdere il filo. Come riportarli a una condizione ottimale?

Gli strumenti che utilizzi tutti i giorni in cucina tendono in modo naturale a deteriorarsi con il tempo. È per questo motivo che per esempio dovresti cominciare a pensare a sostituire i cucchiai di legno e tutti gli altri strumenti in questo materiale naturale riciclabile ma anche poroso e che può trasformarsi in una fonte di batteri.

Altri strumenti di cui occorre prendersi cura sono poi i coltelli. Ne esistono di ogni tipo, pensati e studiati appositamente per tagliare e lavorare i diversi ingredienti. Perché non esistono solo coltelli dedicati alla carne, anche se è facile immaginare come proprio le lame per trattare la materia animale siano i più diffusi e facilmente riconoscibili.

I coltelli, realizzati solitamente in una lega di acciaio con impugnature che possono andare dallo stesso metallo alla plastica e al legno o a materiali più tecnologicamente avanzati, hanno però necessità di essere tenuti affilati. Perché l’utilizzo tende a consumare la parte più stretta della lama che va quindi poi ricreata. Affilare i coltelli infatti significa in realtà rimuovere parte del materiale di metallo con cui sono realizzati dando una forma precisa e che permette il taglio. Ma come affilare un coltello senza farsi male?

Come affilare i coltelli in cucina senza rischiare le dita

Gli strumenti con cui di solito si affilano i coltelli da cucina sono di diverse forme ma il funzionamento è sempre lo stesso: devi sfregare la lama contro la superficie abrasiva diverse volte in modo tale da riaffilare la lama. Il metodo più tradizionale è quello di utilizzare le pietre pensate appositamente per affilare i coltelli.

Ne esistono di diverse forme ma un primo modo per essere più sicuri è quello di acquistarne una abbastanza grande e che possieda una superficie stabile in modo da poter appoggiare la pietra stessa su un tavolo. Il coltello andrebbe poi sempre trattato tenendolo dalla parte che non è affilata ed evitare sempre di trovarsi dalla parte del filo o della punta.

Da ultimo va ricordato che le pietre si utilizzano da bagnate e che quindi vanno immerse in acqua per almeno mezz’ora prima di poter essere usate. Se questo sistema però ti risulta particolarmente difficile o temi possa essere pericoloso esistono in commercio soluzioni in cui le pietre per affilare i coltelli sono inserite in strumenti in cui semplicemente devi far passare la lama del coltello avanti e indietro diverse volte. Anche in questo caso ovviamente assicurati che non ci sia nessuno dalla parte da cui decidi di far uscire la punta del coltello.

Perché i coltelli da cucina non tornano affilati?

Prenderti cura dei coltelli che ci sono nella tua cucina abbiamo visto che è importante e non è difficile, anche se per avere la sicurezza assoluta occorre muoversi in un ambiente in cui non ci sono altre persone nei paraggi che possano entrare in collisione con il coltello. Ma perché, con alcuni coltelli la tecnica non funziona? I coltelli esistono in diverse fasce di prezzo e il prezzo dipende proprio dalla qualità dell’acciaio con cui sono realizzate le lame.

È per questo motivo, per esempio, che i famosi coltelli degli chef giapponesi sono i più costosi al mondo: perché realizzati con una lega indistruttibile che li mantiene per una vita. Se quindi hai acquistato dei coltelli di poco valore è probabile che il motivo per cui non riesci più ad affilarli come si deve è proprio che sono realizzati con materiale di scarso valore. Ma un problema potrebbe anche venire dalla pietra che hai scelto per affilare che magari ha perso la grana necessaria per lavorare sulla lama oppure stai utilizzando la pietra in modo sbagliato.