Cincillà, caratteristiche del roditore con cui sono state prodotte tante pellicce

cincillà allevamento e pelliccia
Cincillà (Foto da Adobe – Canva)

Il cincillà è famoso principalmente per il suo pelo e per la sua coda voluminosa. Questo roditore è molto più che materiale per le pellicce.

Ad oggi il cincillà è prevalentemente un animale domestico. In passato veniva allevato per comporre delle pellicce. Questa pratica è in atto sin dai tempi della dinastia Inca in sud America. Solo che Gli Inca lo facevano per superare le fredde temperature invernali, mentre invece ad oggi le pellicce sono più che altro un vezzo estetico ed uno status symbol. Fortunatamente, dopo tanti anni di lotte da parte degli animalisti, le pellicce di pelo vero sono state bandite da quasi tutte le collezioni di pret a porter.

Tra gli animali che sono state maggiormente vittime della moda delle pellicce c’è senza dubbio il cincillà. Anche se piccolo, il suo pelo è talmente morbido da incentivare la caccia a questo piccolo roditore. Che è in buona compagnia, insieme alle volpi, al visone ed a tutta una gamma di specie animali dal pelo lungo.

Cincillà: habitat ed alimentazione

Il cincillà proviene dalle Ande, in Sud America. È un mammifero della famiglia dei roditori, di dimensioni inferiori a quelle del castoro, ed anche del topo. L’aspetto ricorda quello dello scoiattolo, anche se il pelo è più simile a quello del coniglio. È lungo dai 20 ai 35 cm, ad esclusione della coda che è arriva fino a 15 cm. È un animale piuttosto longevo. In cattività può raggiungere i 20 anni, mentre in libertà arriva a 15.

Generalmente si nutre si fieno e vegetali in libertà. Se si ha un cincillà in gabbia si deve stare attenti a non dargli da mangiare alimenti sbagliati, potrebbero farlo stare male. Quindi fieno secco va bene, accompagnato dal mangime adatto a questo roditore, con l’aggiunta di mele, broccoli, carciofi, catalogna, radicchio, finocchio, ananas e frutti di bosco. Attenzione alle quantità, non devono superare i 50 grammi. In caso di alimentazione errata il cincillà potrebbe sviluppare delle patologie intestinali che ne comprometterebbero seriamente la salute.

La conservazione ed il rapporto con l’uomo

Il cincillà è stato fortemente cacciato per la sua pelliccia, al punto da arrivare ad uno stato di semi estinzione. Dal 1910 in America è vietato uccidere il cincillà, come è vietato venderne la pelliccia. Il suo folto pelo è piuttosto attraente. Oltre ad essere molto morbido, è parecchio folto. Ogni bulbo contiene circa 50 peli setosi. Per questo negli anni sono stati costruiti numerosi allevamenti di cincillà.

Ad oggi continuano ad essere in atto, dato che questo roditore, anziché essere venduto per la pelliccia, oggi è acquistato come animale domestico. Il suo carattere è molto vivace, quindi ogni tanto sarebbe bene farlo sfogare anche fuori dalla gabbia.