Chiurlo: caratteristiche, dove vive e curiosità

Con una lunghezza di oltre mezzo metro, il chiurlo si distingue per il suo becco lungo e ricurvo. Quali sono le caratteristiche e curiosità di questo uccello?

chiurlo habitat e caratteristiche
Nomenius arquata (Foto da Canva) – Ecoo.it

Come capita piuttosto sovente, agli uccelli viene dato un nome comune onomatopeico, che proviene dal loro canto o suono emesso. Ed è così anche per il chiurlo, uccello europeo – e non solo – che fa risuonare le corde vocali con il tipico verso “chiurlì chiurlì“. Inconfondibile. Il nome scientifico sarebbe nomenius arquata, ma certamente davvero poche persone lo chiamano così. Fa parte della stessa famiglia della beccaccia, ed è il più grande limicolo che viva in Europa.

In quanto uccello acquatico ha anche delle similitudini con il gabbiano, dal quale però si distingue non solo per il becco estremamente prominente, ma anche per alcuni comportamenti sulla nidificazione e sulla pesca. Gli uccelli acquatici sono considerati generalmente di buon auspicio per le attività di pesca e per la navigazione, anche se a volte diventano dei competitors dell’uomo nella caccia dei pesci.

Chiurlo: caratteristiche ed habitat

Questo uccello dal becco tanto ricurvo è caratterizzato da dimensioni piuttosto consistenti per la specie dei limicoli, ovvero gli uccelli acquatici. Ha una lunghezza di 60 cm ed un’apertura alare di un metro e dieci. Il suo becco ricurvo che spicca notevolmente arriva quasi ai 20 centimetri. In proporzione un terzo della lunghezza del suo corpo. Che lo rende facilmente riconoscibile grazie al becco lungo, sottile e ricurvo, il quale serve per afferrare i pesci in maggior profondità e con una presa maggiore.

chiurlo habitat e caratteristiche
Nomenius arquata (Foto da Canva) – Ecoo.it

Il chiurlo vive prevalentemente in Europa, Asia, Africa e Canada, ma è diffuso ampiamente anche in altre aree. Generalmente il suo habitat sono le aree umide e lacustri, comunque in presenza di falde acquifere. Il chiurlo cambia parte delle penne subendo una muta parziale nei mesi fra febbraio e marzo.

L’alimentazione ed il rapporto con le altre specie

Si ciba prevalentemente di vermi che estrae dal fango con il suo lungo becco. Il chiurlo è in grado anche di catturare al volo dei granchi, di cui fa volentieri pasto. La nidificazione avviene ad una certa altezza, e la cova è alternata tra maschi e femmine. Vive in maniera gregaria, con altri simili della stessa specie. Ama cantare anche tutto il giorno.

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Nomenius arquata che mangia (Foto da Canva) – Ecoo.it

Ha un carattere schivo e sospettoso, e quando percepisce una minaccia, scappa emettendo il famoso e singolare suono “chiurlì chiurlì“, da cui proviene il suo nome comune. Non è facile fare ‘amicizia’ con il chiurlo e d’altronde non è neanche necessario. Si può ammirare la sua bellezza ed ascoltare il suo canto anche a debita distanza, per non disturbarlo. La sua specie è minacciata prevalentemente dalla perdita progressiva dell’habitat, in conseguenza ai cambiamenti climatici ed alle bonifiche delle aree paludose.