Anemone, cosa simboleggia il fiore

Oggi parliamo dell’anemone, un fiore tanto delicato quanto bello dal significato profondo. E’ volgarmente noto come “fiore del vento”, scopriamo il perché dell’epiteto.
anemone fiore rosa
Anemone – foto da pixabay – ecoo.it
Presso l’antica tradizione greca Anemone era una ninfa dalla bellezza tale da aver scatenato la competizione tra Borea e Zefiro. Flora, per questa ragione, tramutò Anemone in un fiore destinato a vivere poco a lungo e ad una fisiologica fragilità. Oggi parliamo del fiore dell’Anemone, sì fragile ma coriaceo e capace di prosperare su qualsiasi tipo di terreno.
L’Anemone, si diceva nell’introduzione, è volgarmente noto col nome di “fiore del vento” per via della delicatezza delle corolle dei fiori che produce la specie. Il fusto della pianta è tuttavia robusto e grande e il nome deriva dal movimento sinuoso che i petali assecondando quando accarezzati dal vento. Il nome gli venne attribuito dal filosofo Teofrasto.

Anemone: un fiore dal significato profondo e dalla bellezza rara

L’Anemone è un fiore perenne appartenente alla famiglia delle Ranunculaceae. Le zone d’origine di questa bellissima pianta erbacea sono il Sud-Africa e il Sud-America, continenti molto lontani, oltreché diversi, dal nostro. La particolarità del fiore è rappresentata dai petali dalle forme irregolari che lo costellano.

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Anemoni – foto da pixabay – ecoo.it

I fiori dell’anemone sono disponibili in differenti e vivaci colorazioni motivo per cui sono stati importati per poter divenire veri e propri complementi d’arredo per giardini e balconi. La varietà di anemone che si aggiudica il ruolo indiscusso di fiore decorativo è l’Anemone coronaria. Fra le altre cose questa specifica varietà mostra una particolare resistenza al freddo.

Ma qual è il significato di questo fiore? Le opinioni sono diverse

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Anemone – foto da pixabay – ecoo.it

Il primo significato associato al fiore non è dei migliori. L’anemone simboleggia l’abbandono è l’amore tradito. La fragilità dei petali è infatti per analogia ricondotta ad amori fugaci e poco solidi. Presso gli egizi l’anemone era invece utilizzato come fiore dei defunti e pertanto era posto all’interno di vasi interni alle piramidi. Gli etruschi, similmente, lo ritenevano il fiore dei morti e quindi lo coltivavano attorno alle tombe dei defunti. L’anemone conta una varietà di specie molto vasta. I biologi ne hanno classificati circa 150 differenti esemplari.