Tra le tante bellezze dell’immenso patrimonio artistico, culturale e ambientale italiano spicca la rinascita dell’Alta Murgia in Puglia.
La nostra bella Italia, purtroppo, non è affatto estranea allo spopolamento di campagne e province. Sono tanti, dati ISTAT alla mano, i giovani che completati gli studi, scelgono di cercare fortuna altrove. Alcuni territori, però, si sono giocati bene le proprie carte e oggi stanno vivendo delle realtà diverse da altre.
Pensiamo in particolare all’Alta Murgia, una sorta di subregione della Puglia, che sta vivendo proprio un clima simile, grazie ad una serie di scelte strategiche azzeccate e al forte attaccamento alle sue terre, presente nel cuore dei suoi abitanti.
Chi è originario di zone di campagna sa bene quanto sembri lontano il mondo, quando le realtà pastorali sono all’ordine del giorno. I social media hanno reso tutto così lontano ma in un certo senso, anche incredibilmente vicino.
I giovani crescono sognando futuri diversi e migliori. Ed una volta completato il ciclo obbligatorio degli studi, raramente scelgono di rimanere nelle piccole cittadine dove sono nati e dove le opportunità sono drasticamente ridotte. Spesso i giovani che scelgono di rimanere nella terra di origine, non lo fanno in seguito ad una reale volontà.
Lo fanno perché le circostanze non sono “favorevoli al cambiamento”. Vuoi per mancanza di mezzi, vuoi per particolari condizioni familiari, si rimane dove si ha la certezza di poter andare avanti in maniera dignitosa. È anche vero che molti scelgono semplicemente di rimanere nel luogo di origine per scelta e non per caso.
Succede sempre più raramente, ma l’affezionarsi ad un luogo d’elezione può bastare a vivere una vita serena ed appagante come in un qualsiasi altro luogo nel mondo.
La steppa italiana dell’Alta Murgia
La ricerca della felicità è un diritto che hanno tutti su questo pianeta. Nessuno però sa dove questo piccolo tesoro sia situato, se a 8000 chilometri da casa o nell’abitazione natale. Il mondo è bello perché vario e se non forse così, certamente sarebbe molto più noioso, non c’è che dire.
Ma se le campagne si spopolano è perché chi le abita spesso sceglie di andarsene e i luoghi di origine perdono popolazione. Ma se le condizioni restano sfavorevoli i giovani sono quasi obbligato a non fare figli. E con questo trend cosa ne sarà della nostra Italia da qui a mezzo secolo?
Cosa si può fare per evitare che la nostra cultura e le nostre tradizioni si perdano definitivamente? Tante soluzioni sono state messe sul tavolo, ma quella più favorevole sembrerebbe quella più banale, ovvero quella di dare opportunità e fiducia alle nuove generazioni.
Investire nella loro istruzione permetterebbe di cercare sbocchi professionali qui e non altrove. Investire nella cultura e nel territorio potrebbe aprire opportunità che neanche ci si immagina. La piccola regione dell’Alta Murgia, in Puglia, copre una non indifferente fetta di territorio e sembrerebbe aver capito qualcosa che al resto d’Italia sfugge.
Stanno mettendo sempre più fondi nello sviluppo della zona e sono anche ripagati. La bellezza dei suoi scorci e la ricchezza dei suoi ritrovamenti sotterranei certamente sono stati un valore aggiunto. Dovete infatti sapere che in quella piccola fetta di terra, negli ultimi decenni, sono stati fatti ritrovamenti archeologici che tutta l’Europa ci invidia. Sono oggi state contate quasi 30 mila orme di dinosauro nella Cava di Potrelli ad Altamura.
Tesori enogastronomici
La cava è stata luogo di ritrovamento anche del famoso uomo di Altamura, lo scheletro di un uomo di Neanderthal ritrovato nell’omonimo comune. La conformazione del territorio ha permesso a questo scheletro di conservarsi senza troppi problemi per più di 150 mila anni.
Tutta la zona, che copre 13 comuni, vanta, di punto in punto, particolarità storico culturali e ambientali non da poco. E il resto del mondo, grazie alla spinta che sta dando il suo popolo, se ne sta lentamente accorgendo. La stessa casa di moda Gucci, di recente ha scelto questi luoghi per una delle sue sfilate stagionali.
Il luogo designato è stato Castello del Monte, un imponente castello ottagonale, molto suggestivo che si erge su di una collina, nella catena delle Murge. L’edificio, costruito nel tredicesimo secolo dall’imperatore Federico II di Svevia, è solo una delle attrazioni culturali che la regione possiede.
Nell’ultimo periodo questo impegno sta dando i suoi frutti, perché molti giovani, stanno decidendo di dedicare la loro vita alla tradizione. Si scelgono sempre più spesso professioni legate all’ambito agricolo, in fondo la Puglia è famosa per la sua varietà enogastronomica e tutto parte dal settore primario.
Quando quello inizia a morire, il resto della regione non può fare altro che seguirlo. L’Italia stessa sta lentamente iniziando a far capire ai suoi giovani che quella del settore primario, non è una perdita di tempo. Anzi, se affrontata come si deve, potrebbe nel tempo rivelarsi una delle carriere più significative dei nostri territori, e permetterebbe di lasciare la nostra celebre eredità culturale, intatta nel tempo. L’Alta Murgia lo ha capito, ora spetta al resto d’Italia