Abolizione ora solare nel 2023: cosa ha (finalmente) deciso l’Italia in merito

Con l’arrivo delle giornate più corte e fresche torna di nuovo la questione legata all’ora solare e all’ora legale. Ecco il calendario del prossimo cambiamento e soprattutto che cosa possiamo aspettarci per il futuro.

Abolizione ora solare italia
Abolizione ora solare nel 2023 (foto Canva) – Ecoo.it

Nel nostro Paese come altrove da decenni si utilizza un sistema che varia l’orario in base al periodo dell’anno. Si passa dall’ora solare all’ora legale e dall’ora legale all’ora solare ogni sei mesi circa. Questo sistema permette, questo sostengono coloro i quali vogliono mantenere il doppio orario, di risparmiare energia in inverno perché spostando indietro le lancette quando arriva l’autunno le giornate tecnicamente iniziano prima. Ma c’è da dire che finiscono anche un’ora prima. E mentre la comunità scientifica ancora si interroga sul fatto se questi cambiamenti di orario possano o no avere ripercussioni a lungo termine sullo stato psicofisico umano le strutture politiche intergovernative hanno provato a mettere ordine. Tra queste strutture anche l’Unione Europea che ha tentato di chiedere ai cittadini che cosa volessero fare.

Ora solare 2023, cambiano le lancette?

ora solare lancette
Spostare le lancette per l’ora solare
(foto Canva) – Ecoo.it

L’iter con cui si sarebbe potuta decidere l’abolizione o meno dell’ora solare è iniziato qualche anno fa. Nello specifico era il 2018 quando l’Unione Europea avviò una cosiddetta consultazione pubblica e da quella consultazione pubblica emerse un dato evidente anche se su un campione limitato di popolazione. L’80 percento delle oltre 4 milioni e mezzo di persone che avevano partecipato al sondaggio aveva infatti dichiarato di voler abolire il cambiamento dall’ora solare all’ora legale e viceversa. Ma quindi in questo 2023 è stata o no abolita l’ora solare e l’ora legale? In realtà no.

Perché dopo la consultazione, l’Unione Europea ha di fatto lasciato carta bianca ai singoli Stati per decidere come comportarsi. E tra l’altro, nonostante i numeri europei, proprio l’Italia si è sempre detta contraria alla eliminazione di questo doppio sistema. La motivazione principale è quella del risparmio energetico e quindi economico. Dall’altra parte ci sono invece i Paesi del Nord Europa che sono sempre stati quelli più chiari nel chiedere l’abolizione. La motivazione addotta dai popoli del Nord Europa riguarda la loro posizione geografica che li porta ad avere un rapporto molto particolare e delicato con la luce del sole.

Cosa dice la scienza

Per il 2023 il cambio d’orario avverrà tra sabato 28 ottobre e domenica 29 ottobre. Alle ore tre di notte le lancette verranno spostate indietro di un’ora. E anche se non ci sono ancora sufficienti prove per dimostrare che il cambiamento, soprattutto quello dall’ora solare all’ora legale, abbia ripercussioni pesanti sulla salute c’è almeno un risultato che potrebbe far cambiare idea. Sul sito ufficiale di Sleep Foundation, che si occupa proprio di tutti gli studi inerenti il sonno e la qualità del sonno, è stato da poco pubblicato un post che affronta il problema del ritmo circadiano nel momento in cui si cambia da un orario all’altro. Se quindi quando si verifica il cambio di orario senti di non essere tranquillo, o ti trovi a sperimentare una sorta di “jet lag” sappi che non sei solo. Perché esiste infatti una fetta di popolazione che nonostante il corpo umano sia pensato per adattarsi, non riesce a superare questo cambiamento nelle ore di luce e di buio e l’evidente disallineamento tra effettiva illuminazione esterna e l’orario segnato dalle lancette. Un piccolo trucco che puoi mettere in campo, tra quelli consigliati anche da Sleep Foundation, c’è quello di avvicinarsi al cambio di orario con gradualità spostando lentamente l’orario in cui vai a dormire in modo da abituarti all’ora in più e all’ora in meno.