2 maggio: giornata mondiale del tonno

La giornata mondiale del tonno si celebra il 2 maggio di ogni anno. Questa ricorrenza serve a sensibilizzare in favore di un pesce che potrebbe diventare specie protetta

tonno rosso giornata mondiale
Tonni (Foto da Pixabay) – Ecoo.it

Il tonno ormai dalla maggior parte delle persone è pensato come già posto in una scatoletta per preparare i pasti veloci. Ed invece è un pesce molto utile nella catena alimentare. Si trova nel Mediterraneo e nell’Atlantico. Viene copiosamente pescato, al punto che alcune barche si chiamano proprio tonnare, per specificare che sono destinate alla pesca del tonno. È un pesce di medie dimensioni di acqua marina, la cui carne viene utilizzata nella maniere più svariate e nelle cucine nazionali più diversificate.

Nella tradizione mediterranea viene cucinato come secondo piatto, in particolare il filetto. Oppure cotto come base per il sugo. Mentre in Oriente è molto utilizzato il tonno crudo, specialmente nella cucina giapponese. Purtroppo a causa del suo largo utilizzo, e dunque domanda sul mercato, ne viene pescato molto, al punto da far diventare il tonno rosso quasi una specie protetta. Negli ultimi decenni la presenza di tonno rosso nel Mediterraneo e nell’Atlantico di è ridotta del 90%. Una cifra che significa la quasi sparizione.

Giornata mondiale del tonno rosso

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Pescato tonni (Foto da Pixabay) – Ecoo.it

Ed è per questo, e per ricordare ce la pesca intensiva – come anche gli allevamenti intensivi – sia nociva per l’ecosistema marittimo, che nel 2011 è stata istituita la giornata mondiale del tonno, ratificata dalle Nazioni Unite e decisa per il 2 maggio di ogni anno. Le giornate mondiali non servono solo a mettere un’etichetta ulteriore sul calendario. Ma sono occorrenza di memoria o di sensibilizzazione su tematiche fondamentali. Ed in questo caso, la lotta contro la sparizione del tonno rosso è fortemente legata al contrasto della pesca intensiva.

Le problematiche legate alla pesca intensiva

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Tonni (Foto da Pixabay) – Ecoo.it

La pesca intensiva è una delle attività che maggiormente modificano la biodiversità marittima. Specialmente le tonnare, che con le sue enormi reti portano via pesci di tutti i tipi ed anche coralli o fiori sottomarini. E soprattutto perché il mercato richiede una quantità di pescato inimmaginabile. E purtroppo il tonno rosso, dato il suo largo utilizzo a scopo alimentare, è in cima alla lista della pesca intensiva, per soddisfare le esigenze del mercato.