Come coltivare il peperoncino in vaso

come coltivare il peperoncino in vasoCome coltivare il peperoncino in vaso? Non è affatto difficile e in questo modo si potrà disporre di un ortaggio dalle innumerevoli proprietà, da consumare secondo i principi dell’agricoltura biologica. Il peperoncino è un antiossidante per eccellenza e vari sono gli studi, che affermano che questo prodotto sia anche antitumorale. Può essere utilizzato per combattere il raffreddore ed è un rimedio naturale ottimo per favorire la digestione.

La semina
I peperoncini possono essere coltivati anche sul balcone di casa. L’importante è che si rispettino alcune regole fondamentali. Queste ultime devono riguardare soprattutto la temperatura, perché il peperoncino non può essere coltivato in un ambiente in cui la temperatura sia inferiore ai 15 gradi. E’ da tenere presente che il raccolto con i primi frutti è previsto in periodi differenti, a seconda del luogo in cui ci si trovi: al nord a marzo, al centro e al sud a febbraio. Per la semina si devono utilizzare i semi, avendo cura di riempire il vaso per metà di torba e per metà di sabbia. Durante la coltivazione bisognerebbe annaffiare con molta acqua, che potrà essere ridotta nel periodo immediatamente precedente al raccolto, specialmente se si vuole far aumentare l’effetto piccante. Se la semina avviene in periodi freddi, bisognerebbe tenere il vaso dentro casa, per poi esporlo soltanto successivamente alla luce solare. Questa è benefica soprattutto dopo la germinazione o comunque non appena comincino a spuntare le prime foglioline. La luce del sole è molto importante, perché la pianta ha bisogno di irrobustirsi. Durante l’inverno e la primavera, la piantina può essere tenuta sul balcone di casa, a meno che la temperatura non scenda troppo. Sotto i 10 gradi è meglio tenere la pianta in un ambiente protetto.
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Dopo la germinazione
Una volta spuntate le prime foglioline, bisogna mettere la pianta alla luce del sole e continuare ad innaffiare, magari utilizzando uno spruzzino. In questa maniera si evitano i ristagni, che potrebbero essere deleteri. Se manca la luce, la pianta tenderà a crescere eccessivamente in altezza e questo andrà a discapito dello spessore del fusto. Non potendo contare su di esso, la pianta sarà debole e quindi non riuscirà a sostenere il peso dei primi frutti. La coltivazione in casa può essere portata avanti sostituendo la luce solare con delle lampade, in attesa che la stagione e la temperatura siano adatte per mettere la piantina all’aperto. Possono essere ideali come lampade da utilizzare i neon a luce bianca oppure i pannelli led con luce rossa e blu. Essi hanno il vantaggio di produrre pochissimo calore, quindi le piccole piante non vengono danneggiate. L’operazione del trapianto va iniziata non appena le piantine avranno sviluppato almeno 4 foglie. I vasi, in questo caso, vanno preparati con un terriccio adeguato. Quello adatto è già concimato (magari da acquistare già pronto). E’ importante, comunque, mettere uno strato di argilla espansa sul fondo del vaso, per favorire il drenaggio dell’acqua in eccesso.
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Foto di Giovanna Durgoni