Treno a idrogeno, il trasporto su rotaia apre una nuova frontiera

Ebbene sì, esiste un treno a idrogeno. Ovvero un treno che viaggia consumando idrogeno con celle a combustibile ed emette solo acqua. Sviluppato e prodotto dai team Alstom di Salzgitter, Germania e Tarbes, Francia, si chiama Coradia iLint . Il primo treno passeggeri regionale al mondo ad entrare in servizio con una dotazione di celle a combustibile per convertire idrogeno e ossigeno in elettricità. Eliminando così le emissioni inquinanti legate alla propulsione e aprendo nuovi scenari in atto di mobilità.

Il treno è totalmente silenzioso, misura 54 metri e la sua unica emissione è acqua. Costruito appositamente per l’uso su linee non elettrificate, offre una trazione pulita e sostenibile senza sacrificare le prestazioni. Ha un’autonomia di circa 1000 chilometri, la stessa delle unità multiple a diesel di dimensioni equivalenti.

Test superato per il treno a idrogeno

Alstom ha già effettuato dieci giorni di prove del suo treno a idrogeno sui 65 chilometri di linea nei Paesi Bassi tra Groningen e Leeuwarden. I test seguono i 18 mesi di successo del servizio passeggeri sulla linea Buxtehude – Bremervörde – Bremerhaven – Cuxhaven in Germania, dove sono già stati ordinati 41 Coradia iLint. DEKRA, una società indipendente di ispezione e certificazione, è stata nominata capofila nelle operazioni di test. Questa serie di prove viene eseguita di notte, senza passeggeri, raggiungendo una velocità massima di 140 km/h.

Gli ultimi test rendono i Paesi Bassi il secondo paese in Europa dove il treno ha dimostrato di essere una soluzione unica e priva di emissioni per le linee non elettrificate. “I test nei Paesi Bassi dimostrano come il nostro treno a idrogeno sia maturo in termini di disponibilità e affidabilità, fornendo le stesse prestazioni dei treni regionali tradizionali, ma con il vantaggio di un impatto acustico e ambientale minimo” ha affermato Bernard Belvaux, Managing Director di Alstom in Benelux. Il treno a idrogeno Coradia iLint è dunque realtà aprendo una nuova frontiera nel trasporto su rotaia e aiutando così l’Europa nella transizione verso un futuro a zero emissioni.