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Terriccio, non accontentarti: rendilo perfetto così

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Terriccio: sei sicuro di conoscere tutto ciò che lo riguarda? Proviamo a scoprirlo insieme e vediamo come utilizzarlo nel migliore dei modi. 

elementi nutritivi piantagione
Terriccio dentro un vaso (Foto da Canva) – Ecoo.it

Pianta fa rima con terriccio, un connubio perfetto. Non esiste coltivazione senza terriccio, dunque proviamo a conoscere cosa si cela dietro a questo elemento salvifico. Partiamo subito dicendo che le nostre piante non possono vivere senza.

Spesso si crede (sbagliando) che basti donare la giusta quantità di terreno e potersene le mani con troppa facilità, ma non va proprio così! Il motivo è semplice il terriccio a sua volte richiede interventi e cura. Purtroppo questo ingrediente non è in grado di fare tutto da solo e in più per lunghissimi anni, soprattutto se questo è sempre lo stesso. Dunque, il quesito ha ragione d’esistere ed è: come possiamo avere sempre un terriccio perfetto? Semplice seguendo dei semplici passaggi, che ne determineranno lo stato della nostra pianta.

Come capire se il terriccio è ancora buono?

Il terriccio può essere solido o meno solido. La prima regola è quella che le parti siano equilibrate fra di loro, se dopo poco tempo ci rendiamo conto che il nostro terriccio è diventato come polvere, vuol dire che non va più bene.

Terriccio e attrezzi (Foto da Canva) – Ecoo.it

Ma vi siete mai chiesti perché deve esserci questa differenza tra ingrediente più solido o meno? Semplice la questione sarebbe da ricondurre solo ad una buona conservazione di tutti i materiali. A cosa porterebbe tutto ciò? A provvedere immediatamente al cambio con del terriccio nuovo.

Inutile negarlo se il terreno, è ormai ospitato dentro i nostri vasi in balcone o in giardino, l’intervento richiederà una manciata di minuti: basterà rimuovere quello vecchio e sostituirlo con quello nuovo. La nostra pianta ringrazierà perché potrà continuare a crescere nel migliore dei modi.

Scopriamo come potrebbe apparire il terreno

Diverse piantine (Foto da Canva) – Ecoo.it

Quando il terreno avrà una struttura grumosa,ad esempio per la presenza di ghiaia, sarà necessario andare ad arricchirlo con elementi che apportino la giusta umidità calibrandola, come l’argilla.

Se il nostro terriccio sembra, invece, disciolto e povero, in questo caso abbiamo bisogno dell’utilizzo di materiale che sia più argilloso.

Se il terriccio può essere sostituito con facilità, dunque, eliminiamo quello vecchio e aggiungiamone di nuovo, se, invece, non è possibile interveniamo con operazioni mirate che devono essere periodiche. Aggiungiamo in base allo stato (i casi precedentemente analizzati) il terriccio. Questi piccoli consigli garantiranno salute alla nostra pianta.

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Paola Saija

Classe 1996, sono nata ad Enna, nel cuore della Sicilia e sono una studentessa della facoltà di Lettere Moderne. Sin da piccola ho sempre nutrito una forte passione per la scrittura ed il giornalismo e, da qualche anno, sono riuscita a coronare il mio sogno collaborando con diverse testate locali e non. Le tematiche che mi stanno più a cuore e di cui mi occupo sono l’ambiente, la cronaca e l’attualità. Le altre mie passioni sono l’arte, il cinema ed il teatro che ho avuto modo di approfondire attraverso gli studi ed i viaggi.

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