Tappi di plastica: come riciclarli attivando la solidarietà sociale

[galleria id=”13″]Forse non tutti sanno che è possibile abbinare il riciclaggio dei rifiuti alla solidarietà sociale e che per un’ottimale raccolta differenziata della plastica, bisognerebbe separare il tappo dalla bottiglia ed inserire ciascun componente in raccoglitori specifici.

La ragione dipende dal fatto che i due componenti sono ottenuti con tipi di plastica diversi tra loro. Il tappo è in PP (polipropilene) o PE (polietilene) mentre la bottiglia è in PET (polietilene tereftalato). Quindi per difendere l’ambiente nel migliore dei modi occorrerebbero sempre cicli di recupero diversi. Se nelle scuole del proprio comune sono assenti i raccoglitori di tappi di plastica, chiamati spesso “tapponetti”, si può avviare in casa propria una raccolta differenziata degli stessi. I tappi raccolti possono essere poi consegnati a diverse associazioni che, in collaborazione con aziende specializzate nel loro recupero e smaltimento, da qualche anno hanno avviato un’interessante raccolta fondi che sono stati destinati ai paesi in via di sviluppo.
 
Una delle voci più importanti è rappresentata dal Centro Mondialità Sviluppo Reciproco, un’associazione non governativa di Livorno che insieme alla Caritas conduce da diversi anni un processo di approvigionamento idrico in Tanzania. Ancora oggi, oltre un miliardo e mezzo di persone in tutto il mondo non ha accesso diretto all’acqua potabile. Il progetto ha già portato a termine la costruzione di pozzi e canali per portare acqua potabile in molti villaggi del paese africano. Oltre ad essere un gesto fortemente ecologico di salvaguardia ambientale, la raccolta differenziata dei tappi assume quindi un significato di profonda solidarietà sociale poiché consente di difendere l’idea che l’acqua è un bene di tutti. Un bisogno assoluto che va esteso anche a chi, diversamente da quanto avviene nei paesi del primo mondo, non ne ha immediato accesso.
 
Immagini tratte da:
www.rotaract2080.it
www.autodifesalimentare.it
commons.wikimedia.org
www.rifiutologo.it