Potatura degli ulivi, le varie tipologie

È tempo di raccolta delle olive ma per favorire la fruttificazione futura non commettere questo gravissimo errore!

Potatura degli ulivi
albero di olivo (Ecoo.it)

Nel palcoscenico di piante che spesso popola il nostro giardino l’ulivo può essere uno dei pilastri più importanti, una pianta che con la sua eleganza data dalle piccole foglie e dai tronchi nodosi diventa sempre più bella quanto più invecchia, ma che rappresenta molto di più di tutto questo. L’olio d’oliva prodotto grazie alla spremitura dei frutti di questa pianta, è infatti un alimento fondamentale per la nostra salute ed alla base della famosa dieta mediterranea che ci ha reso celebri in tutto il mondo.

Al di là di quel che possiamo erroneamente pensare, poi, unire l’utile al dilettevole è più che mai possibile ospitando uno o più olivi, considerando che non serve una tenuta con centinaia di piante per ottenere un raccolto, ma anche un paio di piante ben curate possono fare la differenza e regalarci diversi litri di olio che avrà un sapore ed un valore che nessun olio acquistato potrà mai avere. Per favorire questa produzione, tuttavia, la potatura è un elemento indispensabile quando si parla di olivi, ecco come dovresti farla.

Potatura degli olivi, un’arte antica che tutti possono imparare, basta partire da queste basi

Potatura degli ulivi
Potatura olive (Ecoo.it)

Potare gli olivi è senza dubbio un’arte che ha bisogno di tempo e di pratica ma, partendo da alcune semplici nozioni, sarà possibile iniziare a vedere i primi straordinari risultati entro pochissimo tempo. Una delle prime regole fondamentali è fare in modo che le piante siano arieggiate, che il sole riesca a penetrare al loro interno asciugando ristagni di acqua ed evitando fuliggini o altre malattie.

Uno degli sbagli più comuni da evitare però è quello di iniziare la potatura al momento della raccolta. In questa fase, infatti, la pianta inizia a proteggersi in vista dell’inverno ed operare tagli troppo importanti mina la sua capacità di proteggersi e non solo, eliminare le fronde più alte in maniera abbondante durante la raccolta lascerà la pianta più scoperta in vista dell’inverno e le gelate causeranno danni ben più importanti, danni che quasi sempre sono invisibili ma che andranno invece a incidere profondamente sulla produzione dell’anno successivo.

Per la potatura degli olivi dovremo invece attendere la fine delle gelate, generalmente tra febbraio e marzo, per fare in modo che la pianta non soffra e possa ripartire nella fase vegetativa veloce e rigogliosa. In quest’ottica eliminare i rami centrali che puntano dritti verso l’alto e l’interno è una delle azioni più semplici ed efficaci, così come quella di eliminare ogni ramo secco. Questa azione già di per sé farà la differenza, anche in quanto ad estetica, regalandovi una pianta pulita e gradevole da guardare.

Esistono diversi tipi di potatura da attuare, nei primi anni di crescita della pianta dovremo stare attenti a dare una forma corretta, bisognerà quindi fare molta attenzione ai rami che andremo a lasciare perché saranno questi ad essere la base solida della pianta del futuro. Una volta data una forma, invece, dovremo operare una potatura di manutenzione, questo tipo di potatura è incentrata proprio sul mantenere la forma stabilita.

Potatura di riforma  quando è necessaria?

Potatura degli ulivi
Vecchio olivo (Ecoo.it)

In alcuni casi specifici, soprattutto quando ci si ritrova davanti a piante grandi abbandonate per anni, potrebbe essere necessaria una potatura di “riforma”. Questo sistema prevede l’eliminazione di molti rami, anche grandi, lasciando la nostra pianta quasi spoglia. Una potatura di riforma può essere portata avanti in maniera drastica “capitozzando” i rami, ovvero tagliandoli quasi alla base e lasciandoli privi di fogliame o con solo qualche piccolo ciuffo.

Questa pratica non è consigliata, tuttavia, a meno di situazioni estreme, cosa che invece vediamo essere fatta troppo spesso e ordinariamente da persone poco competenti e alla ricerca di una soluzione sbrigativa. Il consiglio migliore è di procedere per gradi, non lasciando mai la pianta spoglia e tenendo a mente che stiamo parlando di un essere vivente che vive proprio grazie al suo fogliame.

Operando in questa maniera, osservando con cura e prendendosi il tempo per decidere i tagli adatti, potremo imparare a conoscere la nostra pianta e, che sia per mera estetica o per produzione di olive, il risultato sarà sempre lo stesso ed osservando la nostra pianta ben potata non potremo che sentirci appagati ogni giorno.