Mare: inquinamento atmosferico e pesce contaminato

[galleria id=”75″]Uno studio dell’U.S. Geological Survey ha messo in stretta correlazione le emissioni di mercurio con la contaminazione del tonno e di altre specie marine.

Lo studio ha dimostrato la formazione di metilmercurio nelle acque del Nord Pacifico. Questa sostanza è una forma altamente tossica del mercurio che si accumula rapidamente nella catena alimentare a concentrazioni così elevate che possono causare seri problemi di salute per le persone che consumano pesce e alimenti affini. Il fatto allarmante è che anche il mercurio che si concentra nell’atmosfera può trasformarsi in metilmercurio. Gli scienziati hanno anche scoperto come avviene tale processo di trasformazione.
 
Il metilmercurio si forma alle medie profondità oceaniche grazie alla decomposizione delle alghe di superficie da parte dei microorganismi batterici. Il derivato del mercurio entra nella catena alimentare fino ad arrivare ai vertici della piramide trofica e quindi ai predatori, come il tonno, che rappresentano una voce molto importante nel settore della pesca e del consumo umano. Il movimento di questo metallo pesante parte da lontano, dal Pacifico occidentale al largo delle coste asiatiche. Studi scientifici rilevano che le emissioni di mercurio nascono da piogge di fallout lungo le coste dell’Asia. Dal 2050 in poi è previsto un incremento di oltre il 50% del mercurio disciolto nelle acque del Pacifico, se il tasso di emissioni di questo metallo pesante proseguirà ai ritmi attuali.
 
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