Libri antichi, da avere nella biblioteca ma velenosi: i volumi che sarebbe meglio controllare

Chi colleziona libri antichi potrebbe ritrovarsi a fare incontri particolari: alcuni di questi possono infatti essere velenosi, perché?

Libri antichi velenosi analisi rivelano presenza arsenico
Libri antichi (Foto da Unsplash) – Ecoo.it

Quando si pensa a qualcosa di velenoso la prima cosa che ci viene in mente sono i serpenti, in alcuni casi i funghi, oppure prodotti tossici ottenuti in laboratorio. Certamente, però, non si pensa ai libri antichi, di quelli macchiati di muffa e umidità. Eppure potrebbe essere un errore: un progetto intitolato Poison Book Project e nato nel 2019 si concentra infatti proprio sullo studio di volumi storici contaminati da arsenico, una sostanza tossica per gli esseri umani.

La storia di come il progetto sia nato è piuttosto interessante e prende avvio da alcune analisi di laboratorio effettuate su alcuni volumi antichi dalla ricercatrice statunitense Melissa Tedone, responsabile del laboratorio per la conservazione del materiale librario presso il Winterthur Museum, Garden & Library del Delaware.

Libri velenosi: si riconoscono dalla copertina verde, imbevuta di arsenico

Studiando il libro di epoca vittoriana Rustic Adornments for Homes of Taste, risalente al 1857, la scienziata ha notato come il colorante si staccasse molto facilmente dalla copertina. Per questo ha pensato che potesse di trattarsi di un pigmento particolare, decidendo di sottoporre il volume a ulteriori analisi.

Melissa Tedone ricercatrice libri velenosi progetto Poison Book
Melissa Tedone (Foto da Instagram @jasonbrudereck
) – Ecoo.it

Ebbene, da uno scan ai raggi X è risultata una presenza di rame e arsenico sulla copertina del libro, in concentrazione di 1,42 milligrammi per centimetro quadrato. Di lì è nata l’idea di studiare altri volumi rilegati in tela che presentassero le stesse caratteristiche, in particolare una copertina colorata di un verde brillante. L’ipotesi dei ricercatori si è rivelata giusta: il libro britannico non era di certo l’unico a essere velenoso, anzi, fino ad oggi ne sono stati individuati ben 88 ma si pensa che gli esemplari sparsi nel mondo possano essere molti di più.

Attenzione ai libri antichi: alcuni potrebbero contenere arsenico

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Paziente (Foto da Unsplash) – Ecoo.it

A questo punto viene dunque da chiedersi quali possano essere le conseguenze sulla salute per chi manovra questi libri, sia in laboratorio che inconsapevolmente. A tal proposito si può specificare che la concentrazione di arsenico che si riscontra sui libri è pari a circa l’1,4% di una dose letale per un adulto.

L’arsenico, in effetti, può provocare letargia e problemi intestinali in basse concentrazioni, ma anche portare a sintomi quali insufficienza cardiaca, disfunzione neurologica, patologie polmonari, danni permanenti agli organi e, in casi estremi, morte nel caso di esposizioni a dosi elevate. Inutile dire che, nel caso dovessimo imbatterci in libri antichi dalla copertina verde, dovremmo prestare massima attenzione nel maneggiarli!