Lago di Baotou, un disastro ambientale causato dall’incoscienza dell’essere umano

Al confine fra la Cina e la Mongolia si trova un lago artificiale che rappresenta il simbolo concreto dell’incuria umana nei riguardi dell’ambiente. Perché? Ecco cosa c’è al suo interno.

Lago baotou Cina
Lago di Baotou – foto da pinterest – ecoo.it

Al confine fra Cina e Mongolia si trova un lago, facilmente rintracciabile su Google Maps, che più che le parvenze di un bacino lacustre sembra rappresentare il cratere annerito lasciato da un qualche meteorite o evento sismico. Di che lago stiamo parlando? Del lago di Baotou, simbolo dell’incuria dell’uomo nei confronti dell’ambiente. Nel lago di Baotou non ci sono infatti pesci o acqua, ci sono altre sostanze particolari.

Questo lago artificiale si è creato da sé durante il corso degli anni a causa della produzione del telefono che tieni in mano. Attorno a questa macchia nera trovano luogo numerose industrie siderurgiche che nel corso dei decenni hanno pensato bene di scaricare i propri liquami in questa zona del globo. Lungo 11 km, quasi come il lago di bracciano, questo “lago” meriterebbe piuttosto l’appellativo di discarica a cielo aperto. Ma vediamo come si è formato.

Lago di Baotou: meta turistica per gli orrori del capitalismo

Sulla mappa appare come una gigantesca macchia nera. Poco più di 60 anni fa questo bacino di scarico non esisteva nemmeno. Fino agli anni 50 del 900 la superficie del lago di Baotou era interamente ricoperta di campi agricoli adibiti alla coltivazione di pomodori, melanzane e angurie. Cosa è successo? Alcuni rilevamenti geologici hanno accertato la presenza massiccia sotto il suolo di minerali preziosi.

Lago Baotou smartphone
Smartphone – foto da pixabay – ecoo.it

Il villaggio rurale di Baotou è immediatamente entrato nelle mire delle industrie minerarie più importanti della Cina che oggi hanno trasformato gli appezzamenti di cultivar in una piscina di sostanze chimico-sintetiche nocive per l’ambiente, il terreno, la natura, il mondo. Il lago è infatti interamente composto da acque reflue di colore nero e i fenomeni atmosferici formatisi sopra il lago contemplano piogge acide e la formazione di nubi tossiche.

Piogge acide e nubi tossiche: tutto per uno smartphone

Lago Baotou estrazione
Estrazione terre rare – foto da pixabay – ecoo.it

Nel 1787 un ufficiale svedese coniò il termine “terre rare”, quelle che sono sfruttate nel caso del fenomeno Baotou. Ma cosa sono? Le terre rare sono delle rocce dalle quali è possibile estrarre i 17 elementi chimici basilari della tavola periodica. La concentrazione importante di terre rare nel lago di Baoutou ha fatto sì che si avviassero procedure di estrazione massiccia di materiali utili alla composizione di batterie, Smartphone e Tv led.

Questi materiali sono anche alla base della produzione dei motori delle macchine elettriche e delle turbine eoliche. Nella procedura di isolamento dei diversi minerali le industrie utilizzano acidi altamente tossici, come quello fluoridrico e solforico, che vengono poi espulsi sotto forma di liquami di scarto.

L’aspetto più preoccupante è relativo al danno che queste acque hanno apportato al fiume loro vicino, il Fiume Giallo, dal momento che gli scarti tossici sono inevitabilmente penetrati nel suolo lungo tutti i decenni. La regione di Baotou è già malata: nausea, svenimenti ed emicranie sono i sintomi registrati da i cittadini della zona che hanno rilasciato la loro testimonianza in una intervista alla BBC. Le fonti idriche di Baotou sono ormai contaminate dalle sostanze tossiche di cui il suolo è impregnato.

La popolazione del sud Africa e del Brasile, paesi in via di sviluppo, registra la medesima sintomatologia proprio in quelle zone sottoposte all’estrazione aggressiva di minerali dalle terre rare. La Cina è ad oggi il primo esportatore al mondo: produce il 95% della fornitura mondiale sebbene il suo territorio conti il 30% delle terre rare del globo.