La guerra ai cambiamenti climatici e ai gas serra è secondaria per Obama

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Barack Obama rimanda a data da destinarsi la guerra ai cambiamenti climatici e ai gas serra: è questa la triste verità che emerge un’ora dopo i dati diffusi sullo stato di disoccupazione in America. La legge per l’ambiente dovrà quindi attendere situazioni economiche più favorevoli, nelle quali le aziende possano sostenere il sacrificio green richiesto dal Presidente.

Niente limiti pesanti all’inquinamento ambientale, nessuna stretta sul riscaldamento globale e, al momento, nessuna vaga misura per la tutela dell’ambiente: il Clean Air Act, presentato come progetto per tagliare le emissioni di co2, non vedrà la luce almeno prima del 2013. Se non ancora più tardi. Questo segnale non può che essere recepito negativamente, inoltre, per la richiesta dell’Unione Europea di sottoscrivere e allungare la validità del protocollo di Kyoto, un atto che permetterebbe un valido sostegno per ridurre l’inquinamento dell’aria e per diminuire l’impatto ambientale che le scelte poco sostenibili hanno sul mondo che ci circonda.