Greenpeace, Legambiente e WWF lanciano la pietra: gli attacchi compiuti nelle ultime settimane nei confronti degli incentivi agli impianti fotovoltaici servono a favorire l’energia nucleare, creando disaffezione nei confronti delle energie rinnovabili, al fine di supportare il rilancio del ritorno all’atomo in Italia. Un duro attacco, pertanto, che rivelerebbe la strumentalità delle polemiche sugli ecoincentivi statali alle eco-energie.
In altri termini, le associazioni sostengono che i timori sugli incentivi alle energie rinnovabili sarebbero totalmente da smentire, visto e considerato che l’impatto macroeconomico e occupazionale dello sviluppo di tali comparti è estremamente rilevante, e che il trend italiano dovrebbe rispecchiare quello mondiale, dove gli investimenti sulle rinnovabili non sono certamente “timidi”.
A finire nel miniro di Legambiente, WWF e Greenpeace sono soprattutto le dichiarazioni dell’Autorità per l’Energia, le cui preoccupazioni sono finalizzate soprattutto al contenimento dei costi sulle rinnovabili, mentre – si legge in un comunicato congiunto – non sarebbero stati compiuti adeguati sforzi sul contenimento di altri costi legati all’energia.
Le associazioni sopra ricordate sostengono inoltre che gli incentivi alle rinnovabili sono l’equivalente di quanto sostenuto per altre tecnologie energetiche e per i programmi militari e spaziali. E, cioè, incentivi all’innovazione.
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