Il referendum sul nucleare non placa le polemiche dei Verdi: in Italia le mini-centrali?

Il referendum sul nucleare non placa le polemiche dei Verdi, mentre avanza il sospetto che in Italia si voglia giungere alla costruzione di vere e proprie mini-centrali. A dare l’allarme in questo senso sono stati i Verdi, i quali hanno avanzato l’ipotesi secondo la quale il governo stia portando avanti un piano alternativo riguardo allo sfruttamento dell’energia nucleare. Si tratterebbe del progetto relativo al mini-nucleare, una forma di energia atomica a carattere sperimentale, per la quale il nostro Paese potrebbe fare da terreno di prova. Una questione da non sottovalutare.

Addirittura l’Italia potrebbe accogliere le prime delle 20 mini-centrali di prossima costruzione in tutto il mondo. La Cassazione ha deciso che il referendum sul nucleare si farà, perciò gli Italiani saranno chiamati ad esprimere la loro opinioni sull’eventuale realizzazione di impianti nucleari nel nostro Paese. Il referendum sul nucleare comporta ragioni del sì e del no, ecco perché è necessario fare una scelta consapevole e responsabile.
 
Le mini-centrali nucleari dovrebbero essere costruite da Iris, che a parte di Westinghouse, società che si occupa della realizzazione delle centrali nucleari in America. Vengono adottate determinate strategie per costruire centrali più piccole, che si adattano meglio al territorio e che dovrebbero avere un impatto ambientale ridotto. Ma è veramente così? Si tratta ancora una volte di stabilire definizioni e regole per vivere a impatto zero.
 
Lo stesso Umberto Veronesi, alimentando i sospetti sul mini-nucleare, aveva affermato a questo proposito:
 

Molti si domandano se il modello delle centrali nucleari di grossa taglia, come sono oggi tutte quelle del mondo, sia da continuare a realizzare, oppure se non è opportuno considerare l’adozione di reattori più piccoli e modulari: una rete di minireattori. Alcuni di questi sono già in produzione e dovremo studiarne a fondo le caratteristiche e la fattibilità.