Green economy, Clini: incentivi per 60.000 giovani esperti del settore

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Le borse mettono continuamente sotto pressione il nostro Paese, ed evidentemente anche il governo dei tecnici è in difficoltà nel capire come aiutarci a crescere. Una soluzione prova a darla il ministro dell’Ambiente Corrado Clini, intervenendo nel corso di una conferenza del Partito Democratica sulla green economy con un videomessaggio. Clini ha infatti così annunciato di aver trasmesso al Consiglio dei Ministri una misura ad hoc per sostenere l’assunzione di almeno 60000 giovani nelle imprese che operano nell’ambito della green economy e della tutela del territorio. Ora la palla è passata sul tavolo del Consiglio dei Ministri, che se decideranno di approvare il provvedimento potrebbero garantire alle imprese in questione notevoli incentivi fiscali nel compiere queste assunzioni.

Ma come si sviluppa, nel concreto, questo incentivo e perché? Le aziende avrebbero un credito d’imposta nel caso in cui scelgano di assumere giovani con un’età minore di 35 anni con un contratto a tempo indeterminato, con una riserva per i giovani di età inferiore ai 28 pari al 30%. I settori nei quali queste persone dovrebbero essere impiegate per riuscire a usufruire dell’agevolazione sono la prevenzione del rischio sismico ed idrogeologico (ricordiamo, a tal proposito, la proposta di Legambiente di mobilitare 10000 giovani volontari contro il rischio idrogeologico) e nell’ambito della tutela dell’ambiente e del territorio. Altri settori d’interesse sono la ricerca e la produzione di biocarburanti di seconda o terza generazione, così come le tecnologie innovative per quanto riguarda l’energia solare e l’energia geotermica, lo sviluppo del fotovoltaico e del termodinamico.
Le nuove assunzioni saranno valutate tale solo se aggiuntive rispetto alla media degli addetti degli ultimi 12 mesi, onde evitare licenziamenti indiscriminati ma per incentivare concretamente la crescita aziendale e del settore dell’economia verde. Il Ministro dell’Ambiente stima un investimento di 360 milioni per gli anni che andranno dal 2013 al 2015, investimenti corrispondenti ad un minore gettito fiscale che sarà coperto dalla rimodulazione delle risorse disponibili e non ancora allocate. Corrado Clini non nutre dubbi sulle possibilità che questa misura potrebbe rivelare, da considerare come progetto pilota per altre attività finalizzate alla crescita dell’economia italiana e anche della sua propensione ad un minore impatto ambientale.
photo: AREA Science Park – Atomino FVG