Generatore termoelettrico: la novità per l’energia pulita

Questo generatore termoelettrico, messo a punto per migliorare le fonti di energia pulita, funziona 24h sfruttando la luce solare

Ovviamente uno dei limiti dei pannelli solari e fotovoltaici è che producono il massimo dell’energia esclusivamente durante le ore diurne. Quando il sole ha il massimo della sua potenza. E durante l’oscurità invece riposano. L’energia generata dai pannelli solari o dal fotovoltaico è energia pulita, etichettata così dalla Comunità europea, in quanto a emissioni zero – o quasi – di anidride carbonica. Ed inoltre, a differenza del petrolio, è una fonte di energia rinnovabile. Un nuovo modello di generatore di energia termoelettrico consente di produrre energia anche durante le ore notturne.

I problemi legati ai pannelli fotovoltaici sono non pochi e non di poco peso. Per iniziare la copertura di suolo, che potrebbe sottrarre spazio alle attività agricole, ed anche la quantità di energia che si riesce a produrre. I fabbisogni territoriali ormai sono di portata tale da rendere difficile un affrancamento reale dal petrolio. Un passo in avanti lo ha fatto un team di ricerca tecnologica.

Generatore termoelettrico che lavora anche la notte

Questo modello è stato messo a punto da un team di scienziati che hanno lavorato sulla fonte rinnovabile di energia termoelettrica. Sostanzialmente, dopo aver accumulato la luce solare, l’energia è prodotta dallo scarto termico tra il generatore e l’ambiente esterno. Grazie al raffrescamento radiativo, anche la notte si può produrre energia. In che modo? Il rinfrescatore abbassa molto la temperatura del generatore, di modo che lo scarto termico necessario a produrre energia sia presente anche di notte. In questo modo si avrà elettricità pulita 24h.

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Le fonti rinnovabili ed il pacchetto UE

Ormai è consolidata la necessità di portare a termine una transizione ecologica. Che può essere finalizzata solo attraverso dei micro obiettivi intermedi. E la comunità europea, con i suoi pacchetti sul clima, punta proprio a snellire le pratiche di implementazione di fonti rinnovabili. Di cui il generatore termoelettrico fa parte. Il problema del RED III è che purtroppo è stata inserita anche la produzione di idrogeno viola o rosso, proveniente da centrali nucleari.